Ecco cosa devi sapere quando guidi un’auto non intestata a te

Silvio Beretta
03/04/2024

Ecco cosa devi sapere quando guidi un’auto non intestata a te
Image: Jan Baborák @ Unsplash

Le regole sull’utilizzo di un’auto non intestata a chi la guida: cosa si rischia e a quanto ammontano le multe.

Guidare un’auto non intestata a te: prima o poi, almeno una volta nella vita, capita a tutti di mettersi al volante della vettura di proprietà della moglie, del fratello, di un parente o di un amico. Prima di farlo, però, occorre tenere ben presente la normativa: non sempre, infatti, è possibile e, se non si rispetta la legge, le multe possono arrivare a oltre 3.500 euro.

Anche se molti non ne sono a conoscenza, c’è un articolo del Codice della Strada che regolamenta la guida di un’auto intestata ad un’altra persona, che risale al 4 novembre 2014. Ecco, quindi, cosa può succedere e cosa devi sapere prima di utilizzare un veicolo che non è tuo.

 

Guidare un’auto non intestata: quando è possibile

In Italia, la normativa vigente consente di guidare un’auto intestata a un familiare non convivente o a un amico, ma stabilisce delle condizioni specifiche per garantire che tale utilizzo rimanga entro i confini legali.

Questa flessibilità è particolarmente utile in diverse situazioni, come ad esempio, come abbiamo detto, quando si ha bisogno temporaneamente di un veicolo o in caso di prestiti tra familiari e amici. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli delle regole per evitare complicazioni legali.

 

Quando si rischia la multa

Il periodo durante il quale si può guidare l’auto di un’altra persona senza dover effettuare alcuna comunicazione ufficiale è limitato a 30 giorni continui. Questo limite temporale è posto per evitare abusi e per garantire che la responsabilità del veicolo sia chiaramente definita. Se l’uso dell’auto supera questo lasso di tempo, diventa necessario intraprendere delle procedure burocratiche per regolarizzare la situazione.

Una volta superato il limite di un mese, è richiesto occorre obbligatoriamente annotare il nome del nuovo proprietario sulla carta di circolazione. Questo passaggio burocratico presso la Motorizzazione Civile è importante perché serve a ufficializzare chi sta effettivamente utilizzando il veicolo ed è cruciale per questioni di responsabilità in caso di incidenti, multe o altre situazioni legali che potrebbero sorgere durante l’uso del veicolo.

La conformità a queste regole è strettamente controllata dalle Forze dell’Ordine, che possono effettuare controlli per verificare se la situazione del veicolo è regolare. In caso di non conformità, e se le Forze dell’Ordine sono in grado di dimostrare che l’utilizzo del veicolo non rispetta le norme stabilite, le conseguenze possono essere significative. La multa per questa infrazione varia da un minimo 705 euro a un massimo di 3.526 euro, a seconda delle circostanze e della gravità dell’infrazione.

 

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