Julian Brown è un ragazzo di 21 anni originario di Atlanta, in Georgia. Non ha frequentato università prestigiose né lavorato in laboratori high-tech. È autodidatta, appassionato di tecnologia e spinto dalla volontà di trovare soluzioni concrete all’inquinamento da plastica. Condivideva i suoi progressi su TikTok e Instagram, dove ha raccolto oltre 1,7 milioni di follower.
Plastoline: il dispositivo che trasforma plastica in carburante
@naturejab I MADE MY OWN GAS STATION! ⛽️ Plastic to fuel baby #science #naturejab #education #pyrolysis ♬ original sound – Julian Brown
Dal suo garage, Julian ha progettato Plastoline, una macchina che ricicla rifiuti plastici e li converte in benzina, diesel e jet fuel. Il tutto grazie a un sistema di pirolisi a microonde alimentato da energia solare. Il risultato? Nessun fumo, nessun odore e carburante ottenuto senza emissioni. Un progetto tanto semplice quanto rivoluzionario.
Ha documentato tutto sui social, anche i momenti difficili. In uno dei suoi video mostra le ustioni di secondo grado riportate durante un test. Ma ha continuato a lavorare con determinazione. Ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe e ricevuto 100.000 dollari da Alexis Ohanian, co-fondatore di Reddit.
Il video allarmante e la scomparsa improvvisa
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Il 9 luglio 2025, Julian pubblica un video drammatico: “Sono sotto attacco. Qualcosa sta succedendo. Non è paranoia”. Chiede ai follower di registrare il video e prega per la sua sicurezza. Poi scompare completamente dai social. Nessun aggiornamento, nessun post, nessun commento.
Pochi giorni prima aveva parlato di un elicottero nero che lo seguiva, mentre testava Plastoline in una zona isolata. Alcuni hanno ipotizzato un crollo nervoso, altri parlano di minacce reali da parte di chi ha interesse a bloccare soluzioni come la sua.
Le parole della madre: “Julian è al sicuro”
Il 29 luglio, la madre, Nia Brown, rompe il silenzio: “Julian è vivo. È al sicuro. Ma non posso dire dove si trova né in che condizioni”. La polizia di Atlanta afferma di non aver ricevuto alcuna denuncia di scomparsa. Nessuna conferma ufficiale, nessun dettaglio.
La sua sparizione resta un enigma, soprattutto perché coincide con un momento in cui Plastoline stava attirando sempre più attenzione mediatica e finanziamenti.
Una scoperta scomoda?
Convertire la plastica in carburante potrebbe ridurre drasticamente la dipendenza dal petrolio e affrontare una delle emergenze ambientali più gravi. Ma tocca anche interessi economici enormi: il settore del petrolio e quello del riciclo industriale. Julian ha agito da solo, senza protezioni né brevetti consolidati. Le sue dichiarazioni sui social e il timore per la sua sicurezza non sono casuali. E forse neppure la sua scomparsa.
Cosa succede ora?
Fino a quando Julian non parlerà, resteranno solo domande. Su cosa abbia scoperto davvero. E su chi potrebbe volerlo mettere a tacere.