Mazda6: test drive del 2.2 Diesel [Video Test Drive]

Robin Grant
18/12/2019

Mazda6: il test drive dell’ammiraglia rinnovata ed adattata all’evoluzione stilistica inaugurata con le nuove CX-5 e Mazda 3, e alle nuove motorizzazioni.

Mazda6: me la consigli?

Mazda6

Quando si tratta di automobili di questo segmento si pensa subito a vetture destinate alle famiglie, visto che sono sicure, grandi e offrono tanto spazio e sicurezza. Indubbiamente anche questa Mazda6 nel test drive ha dimostrato di essere un’ottima scelta per prezzo e qualità, ma trovo che anche gli amanti del design e dei lunghi viaggi potrebbero trovare in lei la vettura ideale.

In particolare apprezzo molto la scelta di Mazda di vendere le proprie vetture in pochi allestimenti, tutti già completi e che differiscono per pochi particolari. Mazda6 non fa certo un’eccezione, e nel suo allestimento Business offre già tutto che serve, dai fari full LED ai sistemi di sicurezza ai cerchi in lega da 17”. Ma chi, come me, ama ascoltare musica e podcast in auto, allora troverà quasi obbligato salire di allestimento per ottenere il fantastico sistema Audio sviluppato in collaborazione con Bose. 

Mazda6 Test Drive: il comfort degli interni

Mazda6

Bellissima, che “sa di premium“. Ogni dettaglio sia esterno che interno è curato alla perfezione, tanto che nonostante il peso degli anni è servito poco per rendere questa ammiraglia d’Oriente ancora moderna e al passo coi tempi. La linea è rimasta infatti pressoché invariata, e il cambiamento maggiore è stato riservato alla griglia anteriore: al pari con l’evoluzione del Kodo Design, è più grande rispetto al passato e ha anche una nuova trama a nido d’ape.

I fari anteriori sono leggermente più sottili e hanno un nuovo disegno dei LED. Invariato il posteriore, se non anche in questo caso per il nuovo disegno dei LED nei gruppi ottici posteriori. Non si può menzionare l’elegantissima colorazione rossa del modello in prova, che cattura letteralmente l’attenzione dei passanti.

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Ottimi anche gli interni, che in questo allestimento Signature vedono la pelle non solo su sedili e volante (entrambi riscaldabili e ventilati) ma anche sul tunnel centrale e nella parte alta della plancia. Su questa Mazda6 nel test drive ho potuto provare la comodità dei sedili: vere e proprie poltrone che rendono l’abitacolo della Mazda6 un salotto con le ruote. Non mancano gli optional: dal display da 8” anche lui disposto a tablet ma in maniera un po’ nascosta che si controlla sia via touch sia tramite il comodo rotore posto sul tunnel centrale; al clima che è bizona e che può essere regolato dai passeggeri posteriori. I quali dispongono di un bracciolo centrale dotato di porta USB e portabicchieri. Infine, c’è l’ingresso keyless e tutti i sistemi di sicurezza. Il Cruise Control è adattivo, ed è presente anche il mantenitore di corsia che, però, è un po’ troppo invasivo e bisogna farci un po’ l’abitudine, soprattutto in autostrada. Naturalmente non manca lo Start&Stop, il quale entra quasi sempre. Scomoda, invece,  la leva per l’apertura del serbatoio posta in basso a sinistra del posto di guida quasi a livello pavimento.

Discorso a sé va fatto sul sistema Audio sviluppato da Bose, su cui non ho nulla da dire se non che i bassi sono davvero profondi e a volumi alti non gracchia mai. Ho trovato particolarmente azzeccata la disposizione delle casse, che rendono l’audio quasi “ambient”: alzando il volume non si ha un effetto che spacchi i timpaninon è mai fastidioso o eccessivo. E’, insomma, ben distribuito. Per il resto il sistema di infotainment è il solito Mazda: è molto intuitivo e semplice da utilizzare, anche nei comandi vocali.

Il bagagliaio è quasi scontato: i 445 litri di capacità, che salgono a 1664 con i sedili posteriori reclinabili tramite pulsante nel baule, sono stati decisamente utili nei miei spostamenti.

Mazda6 Test Drive: come va

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Ho detto e ripetuto che è un’auto perfetta per i lunghi viaggi, e così non sarebbe se non fosse per il motore. Il modello che ho provato monta uno SkyActiv-D 2.2 Diesel da 184CV, con una coppia di 445 N/m e una velocità massima di 220 km/h. In abbinato c’è un cambio automatico a 6 rapporti, che non è un doppia frizione.A questo bisogna abituarsi perché inizialmente se si spinge sul pedale la cambiata non è rapida quanto ci si aspetterebbe. Ma va bene così: la potenza di cui dispone non serve tanto a renderla la sportiva che non vuole essere, quanto a non avere problemi nelle riprese in salita o nei sorpassi autostradali.

Il motore rimane sempre sotto i 2000 giri. Una cosa che, unita al lavoro sull’insonorizzazione, rende la Mazda6 molto silenziosa sia a basse velocità, sia in autostrada dove entrano solo alcuni fruscii aerodinamici. Anche qui entra in gioco il sistema audio Bose che, come già visto su Mazda3, aiuta a tenere fuori i rumori con la stessa filosofia che la casa americana utilizza per le sue cuffie.

Forse però l’ambito in cui Mazda6 eccelle davvero è quello dei consumi, e anche qui è merito del collaudato motore SkyActiv della casa nipponica: ho avuto un consumo medio di 7,1 l/100km, pari a circa 14 km/litro.

Mazda6: prezzi

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Mazda6 nel suo allestimento base, il Business con motore SkyActiv-G 2.0 Benzina da 165CV parte da 33.800 euro. La nostra versione Signature con SkyActiv-D 2.2 Diesel da 184CV costa, invece, 43.400 euro, che scendono a 39.900 scegliendo il motore benzina da 194CV.

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