Mercato auto Italia 2025: parco circolante in crescita e sempre più vecchio

Il parco auto italiano supera i 41 milioni di veicoli, con un’età media di 13 anni. Aumentano i passaggi di proprietà, calano le radiazioni.

Secondo l’annuario statistico ACI 2025, il parco auto italiano continua a crescere: nel 2024 sono state registrate altre 425.000 vetture, portando il totale delle autovetture iscritte al PRA a oltre 41,3 milioni.

Un dato che, a fronte di una popolazione stabile, fa segnare un indice di motorizzazione pari a 701 auto ogni 1.000 abitanti. È il valore più alto d’Europa e riflette una forte dipendenza dal mezzo privato, accompagnata da difficoltà strutturali nel contenere e rinnovare il parco veicoli.

Auto più vecchie e meno sicure

Il dato più preoccupante riguarda però l’età media delle auto in circolazione, salita a 13 anni (con un incremento di 2 mesi rispetto al 2023). Le vetture Euro 0-3, cioè con almeno 19 anni di età, rappresentano il 24% del totale. Un quadro che segnala un mercato impoverito, incapace di favorire un ricambio significativo verso modelli più sicuri e meno inquinanti.

Il mercato si muove soprattutto sull’usato. I passaggi di proprietà netti sono cresciuti dell’8,5% rispetto al 2023, superando quota 3,15 milioni di unità. In ben quattro casi su cinque, l’auto rimane all’interno della stessa regione. Il rapporto tra auto usate vendute e nuove immatricolazioni è salito a 1,98, in crescita rispetto all’1,84 dell’anno precedente: per ogni 100 auto nuove, quasi 200 cambiano proprietario come usato.

A fronte di tante nuove iscrizioni, le radiazioni sono rimaste basse: nel 2024 sono state poco più di 1.245.000, uno dei valori più bassi dal 2000. Il saldo tra nuove auto e radiazioni è quindi positivo per circa 350.000 veicoli, aggravando ulteriormente il problema di un parco auto vecchio e sovradimensionato.

Tasse in aumento: 71 miliardi di gettito

Questa dinamica si riflette anche sul piano fiscale. La spesa complessiva legata all’auto ha superato i 165 miliardi di euro, con un incremento del 3% rispetto al 2023.

Il gettito fiscale ha toccato i 71 miliardi di euro, trainato dai 39 miliardi provenienti dai carburanti, seguiti dall’IVA sull’acquisto dei veicoli (9,8 miliardi) e dalla tassa automobilistica (7,5 miliardi).