Nuovo Hyundai Bayon: tutto quello che c’è da sapere

Robin Grant
03/03/2021

Nuovo Hyundai Bayon: tutto quello che c’è da sapere

La gamma SUV coreana si arricchisce con il nuovo Hyundai Bayon, svelato in anteprima internazionale nella giornata del 2 marzo. La vettura è l’ultimo SUV, nonché il più piccolo, della gamma Hyundai a ruote alte. Il nome Bayon è ispirato alla località di Bayonne, capitale dei Paesi Baschi Francesi e considerata dall’azienda una delle destinazioni più affascinanti dell’Europa sud-occidentale. Come la città da cui prende il nome, il nuovo Hyundai Bayon vuole essere esteticamente accattivante e moderno, e come Tucson e i20 segue il nuovo corso stilistico dell’azienda, chiamato Sensuous Sportiness. Uno stile che unisce e mette in armonia architettura, proporzioni, stile e tecnologia, e che rende il Bayon completamente diverso rispetto agli altri.

Compatto fuori, spazioso dentro: il nuovo Hyundai Bayon è stato infatti studiato per massimizzare il comfort degli interni, che sono luminosi grazie sia alle vetrate sia all’illuminazione a LED. In più, grazie al passo allungato, anche i passeggeri posteriori godono di grande comodità, mentre il bagagliaio è uno dei più grandi della categoria: si parte infatti da 411 litri, per una capienza superiore anche ad alcune segmento C.

Il nuovo Hyundai Bayon ha un design colmo di personalità

Piaccia o meno, non si può dire che il design di Hyundai Bayon non sia ricercato. Al punto che 9 artisti provenienti da tutta Europa, tra cui l’italiana 26enne Camilla Alberti, hanno realizzato delle opere d’arte ispirandosi all’estetica della vettura. La Alberti, per esempio, ha realizzato una scultura partendo dalla grande griglia anteriore del Bayon, con una trama intrecciata e pulita che crea un effetto ottico molto interessante. Per farlo, ha usato materiali di scarto, provenienti anche da automobili, che per lei hanno un grande potenziale.

Arte a parte, il design del nuovo Bayon è dinamico e giovanile in ogni lato. L’anteriore è come se fosse diviso in 3 parti: la prima, quella superiore, contiene la linea di giuntura tra cofano e paraurti, nonché i sottili fari diurni a LED, ripresi da quelli della Kona e della Santa Fe. Subito sotto, la grande griglia, che sembra come la parte più interna della vettura, ricoperta dolcemente dalla carrozzeria. La griglia ha una trama intrecciata, ed è tutta sviluppata in larghezza. La terza e ultima parte è costituita, ai lati, dai gruppi ottici principali, che hanno una forma inedita.

Nuova Hyundai Bayon

Il profilo è scolpito, e ha una spalla dinamica a forma di freccia. Quest’ultima è richiamata anche dai fari posteriori, che hanno sviluppo verticale e sono inseriti in un contesto brunito. I luminosi e appariscenti gruppi ottici sono uniti da una sottile linea rossa orizzontale, che dona grande personalità, e che serve a enfatizzare la larghezza della vettura.

I cerchi sono in acciaio da 15 pollici, o in lega da 16 o 17. 9, invece, le colorazioni, che vanno dal colore di lancio Mangrove Green Pearl, al bianco Polar, fino a Intense Blue Pearl e Dragon Red Pearl. Ad eccezione del grigio perla e del nero, tutti i colori possono essere abbinati al tetto Black Phantom. 

Gli interni, come detto, sono progettati per il il massimo comfort. I colori sono neutri, perché così possono combinarsi con tutte le tonalità esterne, ma sono sempre impreziositi con belle finiture per creare un’atmosfera serena per la concentrazione di chi guida. Di serie c’è il tessuto Full Black, ma esistono anche le combinazioni grigio scuro + grigio chiaro, e Safari Green con cuciture Dark Grey.

Un concentrato di tecnologia

Come tutte le auto della casa coreana, anche il nuovo Hyundai Bayon è altamente tecnologico. Negli interni dominano il cruscotto digitale, da 10,25 pollici, e il display touch, che può essere o da 8 o da 10,25 pollici. Il sistema di infotainment, il sempre ottimo Bluelink di Hyundai, è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto anche wireless, mentre sono disponibili due USB per i passeggeri anteriori e una per quelli posteriori, che danno la possibilità di ricaricare fino a 3 device contemporaneamente. Una delle 3 USB permette di trasferire i dati, in modo da collegare lo smartphone al sistema di infotainment del veicolo, mentre completa la ricca dotazione il sistema audio Bose Premium.

Nuova Hyundai Bayon

Il sistema Bluelink è quello di ultima generazione, che dispone quindi di tutti i servizi di auto connessa, come per esempio il Connected Routing, che offre percorsi precisi nella guida quotidiana; il parcheggio in tempo reale; e l’integrazione con i calendari di Apple e Google, che riproduce gli appuntamenti sul display della vettura. Tra l’altro, se gli appuntamenti includono la destinazione, è possibile importarla direttamente nel sistema di navigazione.

Tanta anche la sicurezza, che include i sistemi ADAS di ultima generazione, con funzioni di guida semi-autonome che distinguono il B-SUV da quelli di pari segmento. Spicca il controllo di svolta a svincolo, che previene le collisioni con auto in avvicinamento quando si svolta a sinistra. Ci sono poi il rilevamento di auto, pedoni e ciclisti, il Lane Following Assist, e il Forward Avoidance Assist, che fa suonare un allarme e frena, quando necessario, la vettura, in modo da evitare incidenti.

I motori del nuovo Hyundai Bayon

La tecnologia dei motori del nuovo Hyundai Bayon è la stessa della nuova i20, perché il SUV vuole essere efficiente nei consumi. L’efficienza è garantita dalla famiglia di motori Kappa, ora aggiornata, su cui primeggia i lT-GDi turbo ridimensionato a iniezione diretta, che viene unito a una batteria da 48 V e al cambio manuale intelligente iMT, che disinnesta il motore dalla trasmissione tutte le volte che il conducente rimuove il piede dall’acceleratore.

Sulla vettura è presente anche la tecnologia CVVD Hyundai Continuosly Variable Valve Duration, che regola la durata di apertura e chiusura della valvola a seconda delle condizioni di guida, in modo da ottimizzare le prestazioni e migliorare l’efficienza del carburante.

La gamma dei motori vede in cima il T-GDi 1.0, con batteria 48 V, da 12o o 100 CV, abbinabile al cambio iMT a sei marce, o all’automatico a doppia frizione a 7 rapporti. C’è anche il motore MPi 1.2 litri da 84 CV con cambio manuale a 5 marce.

 

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