Perché i porti sono pieni di migliaia di auto cinesi invendute

Gianluca Pezzi
18/04/2024

Perché i porti sono pieni di migliaia di auto cinesi invendute

I porti europei sono congestionati da auto cinesi invendute. Problemi di logistica, economia e politiche interne, con implicazioni per il commercio globale.

I principali porti europei stanno affrontando una situazione critica: migliaia di automobili, prevalentemente provenienti dalla Cina, si stanno accumulando senza riuscire ad essere vendute.

La situazione attuale nei porti europei è il risultato di una concomitanza di fattori. Uno dei principali è la riduzione delle vendite di automobili nuove in tutta Europa, un fenomeno che ha portato alla saturazione dei parcheggi portuali con veicoli non venduti. Questo rallentamento delle vendite è stato influenzato significativamente dalla diminuzione dei sussidi governativi per l’acquisto di veicoli elettrici, in particolare in Germania, che è uno dei maggiori mercati auto del continente.

Da una parte la crescente esportazione di auto elettriche cinesi ha sollevato una serie di reazioni politiche, compresa la proposta di nuovi dazi, complicando ulteriormente la situazione. Dall’altra la carenza sia di bisarche sia di autisti in grado di trasportare le auto nuove, complica il movimento dei veicoli dai porti alle destinazioni finali. Un vero e proprio collo di bottiglia logistico che contribuisce a prolungare la permanenza dei veicoli nei porti, aggravando l’accumulo.

C’è poi da mettere in conto il cambiamento nelle strategie di vendita. Alcune case automobilistiche stanno passando dalla vendita tramite concessionari alla vendita diretta ai consumatori. Questo approccio ha come prima conseguenza sulla logistica, in quanto le auto rimangano nei porti per periodi più lunghi del previsto. Le case gestiscono direttamente la distribuzione senza passare attraverso la rete dei concessionari, che avevano tutto l’interessa a far arrivare prima possibile le auto nei propri saloni.

E’ tutto da vedere se la situazione attuale possa essere considerata temporanea, o se nel futuro i porti diventeranno stabilmente una zona di “parcheggio” in attesa che le auto vengano vendute. Di sicuro non sarà un parcheggio gratuito, ed i costi verranno addebitati ai clienti.

Fonte: Autonews

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