Rolls Royce: quando la storia passa dalle auto agli aerei

Carlo Nava
17/11/2022

Rolls Royce: quando la storia passa dalle auto agli aerei
The new Boeing Dreamliner 787 sits on the tarmac at Manchester Airport during it's tour of the world on April 24, 2012 in Manchester, England. The Boeing Dreamliner 787 is made of composite materials and uses 20% less fuel than equivalent aircraft. Thompson Holidays were the first Uk company to buy the new 787.

Rolls-Royce: un marchio che evoca immediatamente il lusso. Un logo inconfondibile con le R appaiate e facilmente riconoscibili. Ma Rolls-Royce vuol dire anche aerei, ed il legame tra questa azienda ed il volo è qualcosa di davvero particolare, che vale la pena di ripercorrere. Il destino a volte è molto strano. E così quando un il ricco e di origini nobili Charles Stuart Rolls, venditore di auto, incontra Frederick Henry Royce, non altrettanto benestante, ma ottimo tecnico e con esperienza nella costruzione di auto, scocca la scintilla magica che porterà alla fondazione di una delle più importanti case automobilistiche.

Siamo nel 1906 ed entra in produzione un auto che piacerà molto al pubblico, portando subito al successo la Rolls-Royce: il nome dell’auto è Silver Ghost. Bella elegante, dalla forma allungata, seppe suscitare il plauso di tutti coloro che potevano permettersi un’auto, divenendo per molti un sogno e contribuendo a far notare l’azienda nello scenario automobilistico.

Rolls-Royce Silver ghost

Purtroppo però le ombre della prima guerra mondiale calano velocemente sopra l’Europa che si sta industrializzando e che si confronta con il nuovo gioiello tecnologico, l’aeroplano. E non ci vuole molto a capire che l’aereo, sarà utile anche in guerra, dando vantaggi mai avuti prima a chi meglio lo potrà sfruttare sui campi di battaglia. Potenzialità inesplorate, che vanno dalla ricognizione al bombardamento, dalla caccia al supporto delle truppe.

Bisogna produrre velivoli e con essi motori efficienti. Nel 1910, esattamente il 12 Luglio, presso l’aeroporto di Hengitsbury, si svolgeva una dimostrazione in volo dell’aereo dei fratelli Wright. Pilotava proprio Charles Rolls. Intorno all’una circa, mentre stava effettuando delle manovre, la coda dell’aeroplano cede improvvisamente, facendo schiantare a terra il biplano e uccidendo Charles Rolls, come nell’immagine originale che riportiamo qui sotto.

Wright Crash Rolls

Charles Stewart Rolls sarà la prima vittima di volo in Inghilterra e l’undicesima nella storia del volo. Questo lutto lascia a capo della casa automobilistica solo Henry Royce.

Nel 1914 alla Rolls-Royce viene chiesto, da parte del governo britannico, di costruire anche motori per aeroplani. Nonostante l’azienda non si fosse mai cimentata prima in qualcosa di simile, ci prova, e realizza il suo primo propulsore per velivoli, l’Eagle. Un dodici cilindri inizialmente da 225 cavalli ma che verrà portato fino ad oltre 360 cavalli. Non di piccole dimensioni, sarà il cuore di aerei come l‘Handley Page 0/400 e il Vickers Vimy. Si dimostra, per l’epoca, affidabile e potente, un altro successo. Il Vickers Vimy, sempre con motore Rolls-Royce sarà il primo aereo ad attraversare l’oceano Atlantico, nel 1919.

Vickers Vimy Mk VIII Rolls-Royce

Rotto il ghiaccio grazie all’Eagle, e dovendo soddisfare anche aerei piu piccoli come i caccia, continua la ricerca per ottenere motori di dimensioni piu ridotte. Si vede così la nascita del Falcon, con 240 cavalli che troverà posto su molti modelli tra cui il Bristol Fighter. Degno di nota anche l’Hawk destinato soprattutto ai dirigibili e costruito per poter funzionare per diversi giorni senza sosta.

La competizione tra i costruttori vedeva impegnati gli ingegneri per ottimizzare le prestazioni. Affidabilità, consumi, ma anche potenza e, con il Falcon, nel 1919, la Rolls-Royce costruisce un motore da 675 cavalli. Alla fine della prima guerra mondiale, oltre il 60% degli aerei britannici sono motorizzati Rolls-Royce.

Rolls-Royce non rinuncia alla produzione di motori aeronautici neanche alla fine del primo conflitto mondiale. Nonostante la richiesta inevitabilmente tenda a calare, vi sono parecchie occasioni in cui dimostrare le capacità tecniche raggiunte. Una di queste, molto prestigiosa, è costituita dalla Coppa Schneider.

Una competizione in cui idrovolanti ad altissime prestazioni, si sfidano in gare di velocità. Rolls-Royce realizza un motore eccezionale, che metterà i presupposti per uno dei suoi maggiori successi, che vedrà la luce di lì a poco. Il motore per la coppa Schneider è chiamato R e porterá alla vittoria del titolo per l’Inghilterra sia nel 1929 che nel 1931.

L’ultima versione del R porterá con sè diverse innovazioni tecniche importanti. Si tratta di un propulsore dotato di un sistema di sovra alimentazione per fornire più aria nei cilindri al fine di bruciare più carburante, aumentando le prestazioni. Montato sull’idrovolante Supermarine S6B, progettato da R. J. Mitchell, futuro papà dello Spitfire, sarà dotato di 2783 cavalli permettendo all’aereo da corsa di raggiungere la velocità di 655 km/h.

Per funzionare però doveva essere alimentato con carburanti speciali e ciò, lo rendeva costoso nell’esercizio, e non applicabile per le necessità standard del mondo dell’aviazione. Rolls-Royce si mette quindi al lavoro per realizzare un motore dalle elevate prestazioni come l’ R, affidabile ma soprattutto che utilizzi i carburanti convenzionali. La ricerca approda in breve tempo ad uno dei capolavori dell’azienda: il motore Merlin.

Se la prima versione del 1933 aveva una potenza di soli 720 cavalli, le ultime durante la seconda guerra mondiale, grazie a modifiche nell’impianto di alimentazione e all’uso di un carburante ad alto numero di ottani importato dagli Stati Uniti, arriveranno a sviluppare 1,500 hp, raddoppiando la potenza a disposizione. Sostanzialmente possiamo affermare con tranquillità che si tratta del motore con cui gli alleati vinceranno la guerra nei cieli. Lo si trova a bordo dello Spitfire, dell’Hurricane, del bombardiere Lancaster e del P-51 Mustang.

La guerra però spinge al limite anche la ricerca, ed alla notizia che i tedeschi stanno sviluppando un motore a reazione, Rolls-Royce inizia sin dal 1942 lo sviluppo di due motori a getto: il Welland e il Derwent. Nel 1944 nasce il Nene capace di oltre 2260 kg di spinta. Si realizza presto il primo vero jet inglese il Gloster Meteor, inizialmente non brillante nelle prestazioni, ma che una volta spinto da una coppia di motori Derwent sarà in grado di raggiungere la velocità record di 975 km/h … e siamo solo nel 1945. Nessuno mette più in dubbio ora le capacità tecniche di Rolls-Royce nel campo aeronautico.

L’azienda inglese continua a sfornare motori con idee spesso innovative, apprezzati sempre sia per l’elevata affidabilità sia per le prestazioni. Velivoli che hanno fatto la storia dell’aviazione avranno a bordo motori Rolls-Royce. Per citarne alcuni dal dopoguerra ad oggi: l’Hawker Hunter, il Canberra, il Caravelle, il VC-10, il Boeing 707 e il DC-8. Nel 1971 Rolls-Royce va incontro ad una gravissima crisi finanziaria dovuta ad un enorme spreco di risorse nel tentativo di rendere sempre migliore il motore a reazione RB-211. Lo sviluppo difficile e faticoso porta l’azienda alla dichiarazione di banca rotta, senza molte speranze di salvezza. Ma per fortuna, l’intervento di Lockheed e del governo degli Stati Uniti, salva Rolls-Royce dal disastro.

Oggi con la nuova ragione sociale Rolls-Royce Ltd., il marchio è ancora tra i migliori produttori di motori per aerei al mondo, e la famiglia dei propulsori Trent, ultima creazione della casa, equipaggia moltissimi dei velivoli commerciali in uso dalle principali linee aeree, ponendo Rolls-Royce al secondo posto per importanza mondiale tra i costruttori di motori per aerei.

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