Sciopero Benzinai 25 Marzo 2020 su autostrade e rete ordinaria

Gianluca Pezzi
24/03/2020

Sciopero Benzinai 25 Marzo 2020 su autostrade e rete ordinaria

Lo sciopero dei benzinai del 25 Marzo 2020 è stato deciso dai sindacati Faib, Fegica Figisc/Anisa, con motivazioni decisamente discutibili. Gli impianti di rifornimento carburanti cominceranno a chiudere da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali e via via tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria.

Secondo i sindacati, i benzinai hanno finora assicurato senza alcun sostegno né di natura economica (!), né con attrezzatura sanitaria adeguata (!!) il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone. Persone che, come tante altre aggiungiamo noi, hanno continuato a fare il proprio lavoro a rischio della propria incolumità.

Queste 100.000 persone secondo Faib, Fegica Figisc/Anisa risultano essere letteralmente invisibili, presenza data per scontata, indegna persino di quella citazione che di questi tempi non si nega a nessuno. “Noi non siamo certo eroi, né angeli custodi. Ma nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da martiri” si legge nella nota odierna. “Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono“.

Generalmente non commentiamo questo genere di decisioni, ma non possiamo come osservare che, mentre tutte le altre categorie che non sono sotto i riflettori continuano a fare il proprio lavoro, come ad esempio tutti i dipendenti delle aziende energetiche, di quelle di telefonia, della raccolta e smaltimento rifiuti, delle autostrade e della ristorazione in autostrada, e tante tante altre, ecco che i sindacati Faib, Fegica Figisc/Anisa trovano il proprio momento di notorietà per uno sciopero che è sbagliato sotto tutti i punti di vista.

Dal punto di vista del merito della sicurezza degli operatori perché se non vengono protetti dalle proprie aziende petrolifere non è di certo colpa degli utenti, dal punto di vista del momento perché se c’è un momento sbagliato è proprio durante l’emergenza, dal punto di vista della comunicazione perché leggendo la nota si trovano soltanto proteste e lamentele.

Cosa accadrà quando rimarranno senza carburante le ambulanze o tutti gli altri mezzi utilizzati da personale il cui lavoro è indispensabile, oppure camion e furgoni che trasportano materiale medico indispensabile per l’emergenza coronavirus? Rimane solo lo sdegno per uno sciopero assurdo lanciato da “comode poltrone” che non si rendono conto di mettere a repentaglio il lavoro di migliaia di volontari invisibili.

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