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Per scroccare passaggi in ambulanza simula malore per due vole in una settimana

Un uomo per due volte in una settimana utilizza l'ambulanza per scroccare un passaggio: denunciato per interruzione di servizio.

Usa l’ambulanza come mezzo di trasporto ad Imola, dove si sono verificati ben due episodi in una sola settimana, lasciando tutti più che perplessi. A distanza di soli sette giorni, un uomo è stato nuovamente protagonista di un evento che ha destato l’attenzione delle autorità locali.

Una scusa pianificata, senza successo

All’inizio del mese di agosto, questo individuo ha agito con astuzia, richiamando l’attenzione dei soccorritori tramite una chiamata al numero di emergenza 118. Con abile inganno, ha simulato un improvviso malore, sperando di ottenere un passaggio in ambulanza dalla sua posizione nel centro di Imola fino all’ospedale Santa Maria della Scaletta.

La sua motivazione reale, però, era tutto fuorché medica. Dopo essere stato trasportato in ospedale, il trentenne di Castel San Pietro ha confessato di aver escogitato questo stratagemma solo per raggiungere un distributore automatico e soddisfare la sua voglia di una bibita.

Un déjà vu imbarazzante

La storia si è ripetuta in modo quasi identico solo pochi giorni dopo. Nel buio della notte di martedì, l’uomo ha nuovamente fatto ricorso al servizio di emergenza 118, lamentando disturbi alla salute.

Ancora una volta, l’obiettivo era lo stesso: essere trasportato in ambulanza, ma questa volta al pronto soccorso di Imola. Una mossa che ha lasciato perplessi gli operatori sanitari, considerando quanto accaduto solo pochi giorni prima.

La visita medica non riscontra problemi ma non vuole lasciare l’ospedale

Dopo essere stato portato al pronto soccorso, l’uomo è stato sottoposto a una minuziosa visita medica. Tuttavia, i medici non hanno riscontrato alcuna anomalia nella sua salute e, di conseguenza, è stato prontamente dimesso. Questo episodio ha gettato ulteriori ombre sulla credibilità delle sue affermazioni e ha sollevato domande sulle reali motivazioni dietro le sue chiamate al 118.

La situazione ha preso una piega ancor più strana quando l’uomo si è rifiutato di lasciare l’ospedale, dichiarando di aver inizialmente chiamato il servizio di emergenza perché era alla ricerca di un posto dove trascorrere la notte.

Questa insolita richiesta ha sollevato le antenne di allarme tra il personale medico e infermieristico. La dottoressa in servizio, avendo conoscenza del suo comportamento minaccioso nei confronti del personale e dei danneggiamenti causati in strutture mediche, ha prontamente contattato le forze dell’ordine.

Aveva precedenti per minacce ai sanitari

Effettivamente l’uomo non è uno sconosciuto nel mondo sanitario locale. I suoi precedenti comportamenti hanno messo in allerta il personale medico, che ha dovuto affrontare situazioni difficili causate dalle sue minacce e dalle sue azioni distruttive.

Quest’ultimo episodio non ha fatto altro che confermare le preoccupazioni legate alla sua condotta.

Denunciato per l’ennesima volta

Come risultato di quest’ultimo episodio, l’uomo è stato denunciato una volta di più, questa volta per interruzione di pubblico servizio. La sua condotta ha messo a rischio le risorse sanitarie e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che devono ora affrontare le conseguenze legali delle sue azioni.

Diventano sempre più necessarie misure adeguate per garantire la sicurezza del personale sanitario e la corretta utilizzazione delle risorse di emergenza. Troppe volte abbiamo avuto occasione di documentare l’utilizzo scorretto del servizio di ambulanza, come nel caso dell’influencer di Napoli o dei due ragazzi che volevano scroccare un passaggio. Probabilmente il buon senso non è distribuito adeguatamente tra tutta la popolazione che vive in Italia.

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