Due uomini con numerosi precedenti per rapine e truffe a danno di anziani sono stati arrestati dopo un colpo da 30mila euro a Milano. La Polizia li ha individuati partendo da un bed and breakfast della provincia di Padova, grazie ai controlli sui documenti inviati in questura.
La collaborazione tra strutture ricettive e forze dell’ordine ha permesso di sventare una nuova truffa ai danni di anziani.
Due uomini, già noti per reati contro il patrimonio e residenti in un’altra regione, sono stati arrestati a Padova dopo un’indagine lampo della Squadra Mobile, che li ha collegati a un furto avvenuto poche ore prima a Milano.
Dalla registrazione in B&B all’arresto
I due sospetti erano arrivati in un bed and breakfast della provincia di Padova, dove, come previsto dalla legge, i gestori avevano registrato i documenti d’identità e inviato i dati alla questura.
Proprio grazie a quel controllo automatico, gli agenti hanno riconosciuto i nomi di due “professionisti del crimine” già noti per rapine di Rolex e truffe agli anziani.
La Squadra Mobile ha immediatamente avviato un servizio di osservazione. Dopo aver individuato l’auto utilizzata dai due uomini, i poliziotti hanno organizzato un pedinamento iniziato all’alba.
Il colpo a Milano e l’inseguimento
Intorno alle 6 del mattino, i due si sono diretti verso Milano. Il pedinamento è proseguito fino a Porta Romana, dove uno dei due è sceso dal veicolo, si è allontanato per pochi minuti e poi è tornato di corsa a bordo. L’auto è ripartita a tutta velocità, ma gli agenti li hanno seguiti fino al rientro in provincia di Padova.
Proprio in quelle ore, a Milano, una donna di 88 anni denunciava una truffa: aveva consegnato gioielli per un valore di 30mila euro a un finto carabiniere che si era presentato come inviato per “verifiche su refurtiva rubata”. L’anziana, convinta di collaborare con le autorità, aveva affidato gli oggetti preziosi a un complice del truffatore telefonico.
Arresto e restituzione della refurtiva
Dopo il controllo in albergo, i due uomini sono stati fermati e trovati in possesso dei gioielli sottratti alla coppia milanese.
Gli agenti li hanno arrestati con l’accusa di truffa aggravata. La refurtiva, recuperata interamente, è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri episodi commessi con lo stesso metodo in diverse regioni.
Il ruolo dei controlli nei B&B
L’episodio evidenzia l’importanza del sistema di registrazione digitale dei documenti utilizzato nelle strutture ricettive: i dati trasmessi alla questura consentono di intercettare tempestivamente persone ricercate o con precedenti penali.
Un meccanismo che, in questo caso, ha permesso di collegare i sospetti al reato in tempo reale e di fermarli prima che potessero fuggire.
Domande frequenti
I gestori registrano i documenti d’identità degli ospiti e li inviano alla questura, che può incrociare i dati con segnalazioni e precedenti.
Si sono finti carabinieri e hanno convinto un’anziana coppia a consegnare i propri gioielli per “verifiche di polizia”.
Grazie al sistema di controllo dei documenti del B&B e a un pedinamento che ha seguito i sospetti fino a Milano e ritorno.
I gioielli, del valore di circa 30mila euro, sono stati recuperati e restituiti alla coppia derubata.
Di truffa aggravata e furto ai danni di persone anziane. Entrambi avevano numerosi precedenti per reati analoghi.
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