battery storage system

In UK l’energia non basta: il governo pensa alle mega batterie

Il governo britannico ha deciso che una ventina di sistemi di stoccaggio dell’energia, in parole povere parliamo di mega batterie, saranno distribuiti nelle stazioni di servizio dove la fornitura della rete non è sempre sufficiente a sostenere le stazioni di […]

Il governo britannico ha deciso che una ventina di sistemi di stoccaggio dell’energia, in parole povere parliamo di mega batterie, saranno distribuiti nelle stazioni di servizio dove la fornitura della rete non è sempre sufficiente a sostenere le stazioni di ricarica ad alta potenza. Le unità di stoccaggio di energia sono la soluzione individuata dal governo inglese per avere più di 6.000 colonnine ad alta potenza sulla rete autostradale entro il 2035.

National Highways, overo l’ANAS inglese, mira a investire 11 milioni di sterline e sta attualmente discutendo la fattibilità del progetto con i potenziali fornitori. Entro i prossimi due anni saranno quindi installate quelle che saranno essenzialmente  batterie giganti che si collegheranno ai punti di ricarica degli operatori di servizi autostradali. L’obiettivo è di assicurare che la rete possa fornire la quantità di energia richiesta quando viene chiamata.

Le batterie immagazzinano l’energia durante i periodi in cui non ci sono auto in fase di ricarica, in modo che la stazione abbia abbastanza energia quando c’è una maggiore frequenza di automobilisti che vogliono caricare. Il governo britannico ha dichiarato che si tratta di un progetto particolarmente necessario nei punti più lontani della rete stradale strategica (SRN).

I circa 20 sistemi di immagazzinamento di energia progettati colmeranno temporaneamente la lacuna, perché si spera che a breve le stazioni di ricarica autostradali potranno attingere direttamente dalla rete senza problemi.

Alla base c’è un quesito fondamentale, ovvero se la produzione di energia possa essere incrementata, o se questo tipo di stazioni di immagazzinamento saranno effettivamente una soluzione più a lungo termine in alcuni luoghi. Anche perché, è bene dirlo, è possibile utilizzarle per stoccare l’energia rinnovabile prodotta localmente. Energia che viene prodotta ad “intermittenza”, come nel caso del solare.

Da notare che il Dipartimento per gli affari, l’energia e la strategia industriale (BEIS) indica che nel 2050 potrebbero essere necessari circa 30 GW di stoccaggio di breve durata, numero che non include lo stoccaggio richiesto di lunga durata.

 

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