Grande scandalo per il Range Rover abusivo in Ticino, ma gli svizzeri non sono da meno

Robin Grant
21/02/2023

Grande scandalo per il Range Rover abusivo in Ticino, ma gli svizzeri non sono da meno

Questa volta non ci possono essere fraintendimenti: chi ha parcheggiato questo Range Rover nello spazio dedicato alla ricarica dei veicoli elettrici l’ha sicuramente fatto apposta, e non si è trattato di una delle solite “sviste”.

Come pubblicato da Comozero, il fattaccio è successo in un parcheggio del canton Ticino, in Svizzera. L’azione è stata prontamente denunciata da Lorenzo Quadri, deputato della Lega dei Ticinesi e noto per denunciare da anni le scorrettezze degli italiani nella Repubblica elvetica. Peccato che i suoi cittadini non siano da meno.

Non è questione di chi si comporta peggio

Qualcuno sicuramente avrà già pensato che è una risposta “meritata” a tutte le volte che gli elvetici in Italia oltrepassano i limiti di velocità, parcheggiano in mezzo alla strada o in divieto di sosta, ma non si risolvono i problemi abbassandosi al livello degli altri.

Purtroppo i toni usati dal deputato ticinese sono fuorvianti ed esulano dal tema: da anni impegnato a condannare le scorrettezze degli italiani in Svizzera, nel suo commento l’ha voluta buttare, di nuovo, in una ridicola battaglia tra svizzeri e italiani, dichiarando:

Il furbetto italico parcheggia il macchinone non elettrico nel posto riservato alle auto elettriche e pure fuori dalle righe. Poi, per simulare la ricarica, appoggia la presa della corrente sulla ruota: tanto gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente!

Peccato che non sia questione di nazionalità, perché abbiamo dimostrato che i “furbetti” ci sono ovunque, anche in posti considerati più civili come la stessa Svizzera o il Nord Europa.

Gli svizzeri un po’ cafoni che fanno i furbetti in Italia

Neanche a farlo apposta, chi scrive riporta che proprio oggi, nel parcheggio di Piazza Trento e Trieste, a Monza, una BMW X5 plug-in targata svizzera ha parcheggiato nell’area riservate alle auto elettriche. Il tutto ovviamente senza ricaricare e non curandosi nemmeno che fosse bene dentro le righe, così per dare fastidio a chi, magari, vorrebbe caricare veramente.

Non si tratta di un caso isolato: gli elvetici possono essere particolarmente menefreghisti in Italia, tanto da essere in testa tra chi prende multe a Milano, senza però quasi mai pagarle.

Qui si tratta di due prese in giro. In redazione abbiamo sempre sostenuto della libertà di poter scegliere la propulsione che più si preferisce. Proprio per questo, come ci possono lasciare perplessi decisioni che limitino o vietino l’uso di alcune auto, così siamo contro a comportamenti vandalici nei confronti di chi liberamente ha scelto di guidare un’auto elettrica.

Il proprietario della Range Rover non solo non ha avuto una svista, ma per sbeffeggiarsi dei conducenti di auto elettriche, e probabilmente non pagare il parcheggio, ha appoggiato il connettore sullo pneumatico sinistro, dando l’impressione da lontano o in base alla prospettiva che l’auto stesse effettivamente ricaricando, e per evitare che gli venisse portata via, cosa che poi è effettivamente successa.

Dal canto suo, a Monza il comportamento è stato quello di chi è consapevole che tanto non gli succederà nulla. Se già è difficile far sgombrare un’auto non in carica nei parcheggi esterni, in quelli sotterranei, a gestione privata o in concessione come in questo caso, diventa praticamente impossibile. È evidente, quindi, che non è un problema di nazionalità, ma di comportamento sbagliato generale.

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