Svizzeri, francesi e tedeschi in testa nelle multe a Milano e la metà di loro non paga.

Gianluca Pezzi
17/12/2019

Svizzeri, francesi e tedeschi in testa nelle multe a Milano e la metà di loro non paga.

Davvero interessante il podio della classifica degli automobilisti più indisciplinati rilasciata dal Comune di Milano. In testa ci sono gli svizzeri, che forse per la vicinanza geografica potrebbero essere i più numerosi in città.

Sono state ben 26.377 le infrazioni al Codice della Strada commesse su auto con targa svizzera, seguono i tedeschi con 12.357 infrazioni ed i francesi con 9.580. Ma ci sono anche ben 9.146 statunitensi e 5.196 spagnoli.  Si tratta per lo più di violazioni per il mancato rispetto delle zone a traffico limitato e delle corsie riservate, superamento dei limiti di velocità e  divieti di sosta. E, come ormai da tradizione, meno della meno delle metà dei verbali notificati in queste civilissime quanto solerti nazioni vengono pagati.

Non si tratta solo di “reciprocità” o di “giustizia”, ma di un mare di soldi che dovrebbero arrivare ma non arrivano. Basti pensare che nel 2017, l’importo importo totale incassato è stato di 4.550.957 euro e nel 2018 5.419.761 euro, ma si tratta del 46,8% sul totale, ovvero quasi 11 milioni di euro.

Potrebbe cambiare tutto a partire dal 20 Giugno 2020, quando scadrà il contratto attuale per la gestione del servizio di riscossione delle multe all’estero. Il Comune di Milano ha infatti approvato le linee guida della gara europea per l’affidamento del servizio di notifica e riscossione dei verbali. Il colpo di grazia al “non pago” dovrebbe finalmente prevedere  l’individuazione del proprietario del veicolo, con il conseguente invio del verbale sia in lingua italiana sia nella lingua del luogo di notifica, nonché dell’ordinanza-ingiunzione prefettizia bilingue.

Ci voleva molto fare come fanno gli altri Paesi? Pare di si, e la modalità di riscossione delle multe messa in atto dal Comune di Milano viene vissuta come fosse un traguardo, quando dovrebbe invece essere la normalità. A quanto pare la burocrazia e la giurisprudenza impediscono la riscossione forzata: se è vero che i verbali contestati vengono spediti a casa del trasgressore entro 360 giorni, l’ingiunzione di pagamento cade spesso nel vuoto. Provate a fare una cosa del genere con una multa presa nella civilissima Svizzera, e vediamo cosa succede…

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