Il 2025 per Ferrari era iniziato sotto i migliori auspici. L’arrivo di Lewis Hamilton, il secondo posto nei costruttori nel 2024 e l’entusiasmo dei tifosi facevano immaginare una stagione di vertice. Invece, finora, la Rossa ha faticato a imporsi. Il sette volte campione del mondo non ha trovato sintonia con la SF-25, e i risultati tardano ad arrivare.
In questo contesto, le pressioni su Fred Vasseur si sono intensificate. Il team principal è finito nel mirino dei media italiani e di una parte del pubblico, con voci di un possibile cambio alla guida del muretto. Voci che Vasseur ha respinto, ricevendo il sostegno pubblico di Leclerc e Hamilton.
Wolff: “Nessuno farebbe meglio”
A intervenire ora è Toto Wolff, capo Mercedes, che da Spielberg ha lanciato un messaggio chiaro:
Fred è uno dei migliori manager che conosco. Se non ci fossi io, lo prenderei alla Mercedes.
Per Wolff, Vasseur rappresenta una figura seria, diretta, senza giochi di potere.
Sa di cosa parla. Deve solo abituarsi alla pressione mediatica che in Italia è paragonabile a quella della Nazionale di calcio.
Secondo Wolff, il problema è il tempo.
In Formula 1 non si compra il tempo, ma bisogna concederlo. Jean Todt arrivò in Ferrari nel 1993, e il titolo arrivò nel 2000. Ci vogliono cicli. Lo stesso vale per noi: siamo al terzo anno senza lottare per il campionato, ma non per questo si mette in discussione tutto.
Ferrari in cerca di equilibrio
Il weekend del Gran Premio d’Austria ha portato il miglior risultato stagionale per la Scuderia, con un terzo e quarto posto. Ma per tornare competitivi sul lungo periodo, serve stabilità. Wolff lo dice senza mezzi termini:
Lasciatelo lavorare. Date spazio a lui e alla squadra che sta costruendo. Ferrari non troverà di meglio.