MotoGP, Andrea Iannone rimane sospeso. Niente Test di Sepang

Gianluca V.
05/02/2020

MotoGP, Andrea Iannone rimane sospeso. Niente Test di Sepang

Nulla di fatto per Andrea Iannone. Il pilota del Team Aprilia Racing resta provvisoriamente sospeso, quindi non potrà partecipare a nessuna competizione motociclistica o altra attività fino a nuovo avviso. Tuttavia non potrà essere in pista nei Test di Sepang.

Andrea Iannone

SOSPESO PER DOPING

Durante il Gran Premio della Malesia del 2019, la FIM ha svolto uno dei controlli antidoping di routine e, in quell’occasione, il pilota di Vasto era risultato positivo alla sostanza proibita (drostanolone uno steroide anabolizzante) per questo sospeso dal 17 dicembre 2019.

Il pilota ed i suoi avvocati hano successivamente chiesto una seconda analisi che ha poi confermato il risultato della prima prova. La sentenza della Corte Disciplinare Internazionale (CDI) si è svolta il 4 febbraio nella sede della FIM in presenza di Iannone.

Andrea Iannone

Il procedimento resta in corso fino a quando non verrà emessa la decisione della Corte Disciplinare Internazionale. Iannone resta provvisoriamente sospeso.

Secondo il Codice Mondiale Antidoping e il Codice Antidoping della FIM, la FIM stessa non può divulgare nessuna ulteriore informazione riguardo il procedimento.

SENTENZA VICINA, C’E’ OTTIMISMO

Le prove portate dalla difesa del pilota pare abbiamo ‘spiazzato’ ed in parte smontato l’accusa. Inoltre, sembra che l’accusa abbiamo solo pochi giorni per riesaminare il materiale ed esprimere il proprio giudizio. Questa fa ben sperare l’entourage del pilota Aprilia che avrà a suo volta cinque giorni per poter ribattere le eventuali riaccuse al proprio assistito.

ESAME DEL CAPELLO

Come riportato da La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, la difesa di Iannone – rappresentata dal suo legale, Antonio De Rensis, e dal consulente, il dottor Alberto Salomone – ha presentato anche l’esame del capello del pilota, eseguita presso il Centro Regionale Antidoping Bertinaria di Torino.

Tuttavia, dal test, una sorta di tracciato storico della persona, risulterebbe completamente negativo, a suffragare l’assenza di un precedente ciclo di anabolizzanti e a sostenere la tesi dalla difesa cioè della contaminazione alimentare. Il dottor Salomone si è pure avvalso del
parere dei professori Cocci e Lotti del Dipartimento Universitario di Firenze che hanno attestato valori di testosterone molto bassi, quindi incompatibili con un’esposizione prolungata agli steroidi.

COSA RICHIA IANNONE?

Se le accuse fossero confermato, Andrea Iannone rischia grosso: dalla semplice reprimenda alla sospensione, di 2 anni oppure 4 in caso fosse considerato il dolo (quasi impossibile in questo caso). LA Corte Disciplinare Internazionale è chiamata a decidere entro 45 giorni. Infine, se la sentenza fosse punitiva il pilota potrebbe ricorrere al TAS (Tribunale Arbitrato Sportivo).

—–

Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguiteci su Facebook, Twitter, Instagram e Flipboard. Non esitate ad inviarci le vostre opinioni e le vostre segnalazioni commentando i nostri post.

telegram

Copyright Image: Sinergon LTD