La Lancia Ypsilon torna con un doppio volto che riaccende l’interesse anche tra gli appassionati più esigenti. Da una parte c’è la Ypsilon HF, 100% elettrica da 280 cavalli, che segna un ritorno alla sigla più evocativa del marchio, ora declinata in chiave moderna.
Dall’altra, l’allestimento HF Line, disponibile su tutte le motorizzazioni, aggiunge stile sportivo e contenuti esclusivi, con un occhio al prezzo.
Abbiamo provato entrambe le versioni della Ypsilon a Balocco, su strada e in pista, per capire davvero cosa offrono. Ecco com’è andata.
Lancia Ypsilon HF e HF Line: me la consigli?
Te la consiglio se cerchi un’auto compatta, ben rifinita, con un’estetica sportiva e un’anima moderna. Se vuoi qualcosa di diverso dal solito, che unisca la tradizione Lancia alla spinta dell’elettrico, la HF ti regalerà emozioni — anche senza rumore. Ti piacerà se ami la guida coinvolgente, i dettagli curati, ma anche se vuoi un’auto sfruttabile ogni giorno.
Meno consigliata se sei affezionato alla sportività “vecchia scuola”, tutta benzina, frizione e sound. Se cerchi un’auto minimalista nello stile, potresti non apprezzare alcune soluzioni più “classiche” dell’abitacolo. E se il tuo budget è molto limitato, meglio puntare sull’HF Line ibrida: meno potente, ma più accessibile.
Design: tradizione reinterpretata
Il richiamo al mondo rally è chiaro, ma senza nostalgia sterile. La Ypsilon HF è ribassata di 2 cm, più larga di 3 cm rispetto alla versione standard, monta cerchi da 18’’ con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 e ha un assetto più rigido del 40%. Il frontale è aggressivo, con paraurti dedicati e l’iconico logo HF con elefantino rosso. Dietro, un estrattore più marcato completa il look.
La HF Line, invece, riprende parte di questi elementi – tra cui i paraurti sportivi, i cerchi da 17’’ e gli interni in blu elettrico – ma resta più sobria. È disponibile con tutte le motorizzazioni della gamma, compresa l’ibrida da 110 CV, ed è pensata per chi vuole un look dinamico senza dover gestire 280 cavalli elettrici.
Com’è dentro: sportiva ma vivibile
Entrambe le versioni condividono una plancia caratterizzata da inserti blu e dettagli in stile “cannelloni” sui sedili. La HF ha sedili sportivi contenitivi con poggiatesta integrato e logo HF cucito, mentre la HF Line opta per una configurazione in tessuto più sobria ma ben curata. I due schermi da 10,25’’ (strumentazione digitale e infotainment) fanno parte del sistema “Sala”, comune alla gamma Ypsilon.
Il famoso “tavolinetto” centrale è ancora presente, insieme a una buona ergonomia generale. L’abitabilità posteriore è nella media del segmento, mentre il bagagliaio da 309 litri resta invariato.
ADAS e tecnologia: c’è tutto quello che serve
La dotazione di sistemi di assistenza alla guida è completa: frenata automatica, mantenimento di corsia, cruise control adattivo, sensori di parcheggio, limitatore, e rilevamento della segnaletica stradale. La HF offre anche modalità di guida Eco, Normal e Sport, con tarature differenziate per sterzo, risposta del motore e rigenerazione in frenata.
Non è presente una funzione one-pedal, ma la rigenerazione è regolabile e ben calibrata. Anche se non si può disattivare completamente l’ESP, in modalità sportiva lascia un certo margine d’azione, soprattutto nei rilasci in curva.
Alla guida: due esperienze, due anime
Ypsilon HF (elettrica da 280 CV)
Alla guida della Ypsilon HF, l’elemento dominante è il differenziale Torsen meccanico sull’anteriore, che cambia radicalmente la dinamica rispetto alle altre elettriche del gruppo Stellantis. In inserimento curva, il comportamento è diretto, preciso e progressivo. In uscita, il differenziale “tira” la vettura letteralmente fuori dalle curve, con trazione costante e prevedibile anche nelle situazioni più spinte.
La taratura dello sterzo è stata rivista rispetto ad altri modelli sulla stessa piattaforma (come Abarth 600e o Alfa Junior Veloce): è più diretta, con un carico omogeneo, e consente un buon feeling anche in appoggio. L’assetto è irrigidito del 67% all’anteriore e del 29% al posteriore, con l’adozione di finecorsa idraulici che migliorano il comfort senza compromettere la precisione.
L’impianto frenante è firmato Alcon, con dischi da 355 mm e pinze a quattro pistoncini. La potenza c’è, ma la corsa del pedale risulta spugnosa, complice l’interazione tra frenata rigenerativa e meccanica: un aspetto migliorabile.
Con 280 CV, 345 Nm, e uno 0-100 in 5,6 secondi, la Ypsilon HF è più veloce in accelerazione rispetto alla Delta Integrale Evoluzione. La velocità massima è limitata a 180 km/h. La batteria da 54 kWh offre 370 km di autonomia WLTP e si ricarica dal 10 all’80% in circa 30 minuti (potenza massima in DC: 100 kW).
Nel test su pista, anche spingendo la vettura al limite nei tracciati tecnici (come il circuito Alfa a Balocco o la gymkana disegnata da Miki Biasion), la HF ha mantenuto una compostezza notevole. L’intervento dell’ESP è sempre presente, ma non troppo invasivo in modalità Sport. Sarebbe però utile poterlo disattivare per sfruttare pienamente il differenziale meccanico.
In curva, la HF può tendere a un leggero sottosterzo in inserimento molto forzato, ma il retrotreno alleggerito e il ponte torcente ben tarato permettono anche accenni di sovrasterzo in rilascio. La sensazione complessiva è di un’auto agile, reattiva e sorprendentemente divertente per una trazione anteriore elettrica.
Ypsilon HF Line (ibrida da 110 CV)
La HF Line è pensata per chi vuole un look sportivo ma non ha esigenze prestazionali spinte. Il motore 1.2 3 cilindri turbo mild hybrid da 110 CV, abbinato a un cambio doppia frizione a 6 rapporti, garantisce uno 0-100 in 9,3 secondi. È una guida fluida, adatta al traffico cittadino, con spunti brillanti grazie al supporto del sistema elettrico a 48 V.
Il comportamento su strada è equilibrato: assetto più morbido della HF, ma ben controllato; buona capacità di assorbimento sulle buche e un comfort superiore rispetto alla sorella sportiva. Il cambio non è rapidissimo, ma è fluido e ben gestibile anche in modalità sequenziale con paddle.
Lo sterzo è più leggero, ma preciso, e l’auto si dimostra piacevole da guidare anche nel misto, pur senza velleità sportive. Ideale per chi cerca una Ypsilon più dinamica, ma senza estremi.
Prezzo e confronto
La Lancia Ypsilon HF elettrica parte da € 39.200 (prezzo promo), posizionandosi tra le più accessibili hot hatch elettriche del segmento. Per confronto, Alfa Romeo Junior Veloce e Abarth 600e — con cui condivide la piattaforma — superano facilmente i 42.000 euro.
La HF Line ibrida parte invece da € 25.200, con promozioni che la portano a circa 23.000 euro. È una scelta sensata per chi cerca estetica sportiva, buone dotazioni e consumi contenuti, con un motore ibrido ormai collaudato e adatto alla vita urbana.
La Lancia Ypsilon HF è una vera sportiva elettrica, capace di emozionare alla guida grazie a una messa a punto raffinata e concreta. È pensata per chi ama guidare, senza per forza rinunciare alla praticità quotidiana. Non è solo un ritorno di un badge storico, ma una proposta seria per chi vuole una EV diversa dal solito.
La HF Line, invece, è l’allestimento giusto per chi cerca uno stile più aggressivo e finiture raffinate, ma senza dover gestire l’impegno (economico e prestazionale) della HF vera. Da non dimenticare la Ypsilon da rally, ovvero la Lancia Ypsilon HF Racing.
Lancia torna a parlare di sportività con una lingua nuova, ma il messaggio, quello, è rimasto lo stesso: guidare può essere ancora un piacere.
