Quanta potenza serve agli aerei per decollare?

Carlo Nava
22/12/2022

Quanta potenza serve agli aerei per decollare?
Foto di Bing Hui Yau su Unsplash

Un aereo sulla pista di decollo, il pilota che spinge la manetta dei motori a tutta potenza, e via che si parte. Ma avviene proprio così? In realtà no. In quello che ho appena detto c’è un piccolo errore, anche se spesso lo vediamo nei film o nelle serie tv, tanto da farci ovviamente pensare che le cose vadano in questo modo. L’errore sta nel pensare che gli aerei decollino usando tutto motore, cioè la potenza al 100%.

Qualsiasi aereo che si appresti a spiccare il volo, solitamente usa una quantità di spinta ben calibrata e calcolata con accuratezza in base a vari parametri come ad esempio il peso al decollo, la lunghezza della pista e le condizioni meteo.

Il poter decollare con una potenza inferiore a quella massima che i motori potrebbero esprimere, consente di ottenere diversi benefici. Il primo e più semplice da comprendere riguarda la possibilità di ottenere una maggiore vita operativa dei propulsori. Altre motivazioni sono una riduzione del consumo di carburante e una minor probabilità di incorrere in un guasto proprio durante il decollo, evitando uno stress notevole e ripetuto dei motori.

Tutti fattori che permettono alla compagnia aerea di risparmiare, per quanto riguarda manutenzione e carburante, e ridurre i fattori di rischio.

Airbus A380

Ovviamente ci sono anche gli svantaggi. Una scelta di questo tipo ha come conseguenza inevitabile una maggior corsa di decollo, una minore accelerazione e un minor rateo di salita iniziale. Ma se possibile, l’opzione del decollo a ridotta potenza è comunque preferibile in quanto i benefici operativi di lungo termine superano gli svantaggi momentanei, generalmente trascurabili.

La cosa fondamentale per mantenere gli standard di sicurezza è ovviamente, come in tutte le cose, aver fatto bene i conti, in modo tale che i dati inseriti nel Flight Management System, siano corretti al fine di evitare di trovarsi drammaticamente con una spinta insufficiente per eseguire il decollo in tranquillità.

Proprio per evitare qualsiasi possibilità di errore i piloti devono eseguire i calcoli, prima del volo, indipendentemente uno dall’altro, confrontando i risultati e, nell’inserimento dei parametri nel Flight Management System, è richiesto un controllo incrociato.

aereo in decollo
Foto di Philipp Katzenberger su Unsplash

Ora siamo pronti a decollare, e i motori erogheranno la giusta potenza necessaria a staccarsi da terra senza avere il collo tirato. In ogni caso comunque il comandante e il suo secondo hanno la possibilità di intervenire in qualsiasi momento, a discrezione, qualora ritengano di dover aumentare la quantità di spinta necessaria per far alzare il velivolo da terra.

In passato alcuni errori di calcolo, hanno prodotto decolli al limite della pista utile, e indagini approfondite hanno chiarito nella maggior parte dei casi le responsabilità, trovando spesso valutazioni errate da parte dei piloti, dei dati a disposizione sulle condizioni del velivolo o della pista in uso per il decollo.

Per fortuna in tutti i casi più recenti, i piloti hanno sempre comunque saputo ovviare con prontezza a queste mancanze, applicando piena potenza ed evitando gravi conseguenze.

 

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