Eather One: come funziona l’aereo elettrico che usa l’aria per generare energia

Carlo Nava
18/04/2021

Eather One: come funziona l’aereo elettrico che usa l’aria per generare energia

Eather One è un progetto rivoluzionario, che potrebbe scalzare la necessità di motori tradizionali, ingombranti serbatoi di carburante e grosse quantità di batterie per la propulsione. Ovviamente si tratta di un concept, di un’idea da sviluppare ma che sicuramente merita la dovuta attenzione, in quanto se fosse realizzabile, rappresenterebbe una nuova frontiera in grado di far funzionare aeroplani con una soluzione estremamente vantaggiosa per l’ambiente.

Il suo ideatore si chiama Michal Bonikowski, e in tutta sincerità non nega di aver tratto ispirazione da uno degli ultimi progetti di Airbus. In particolar modo da quello denominato Maveric, dove in sostanza l’aeroplano era costituito da una struttura continua con una capacità di cabina molto ampia e con una linea che non prevedeva interruzioni tra le ali e il resto della fusoliera. Il tutto per ottimizzare di parecchio l’efficienza aerodinamica e creando un oggetto uniforme in tutte le sue parti, minimizzando le necessità energetiche per tenere in volo il velivolo.

Eather One

Bonikowski è partito da qui, pensando sempre ad una propulsione elettrica, ma in modo del tutto originale. L’idea di fondo è quella di generare elettricità durante il movimento stesso dell’aeroplano. In stratosfera ed in troposfera, raggiunte determinare velocità, sulla superficie del velivolo si formano delle cariche elettriche che, se opportunamente raccolte e sfruttare possono andare ad alimentare le batterie a bordo dell’aeroplano.

In questo modo Eather One continuando a viaggiare, non ha bisogno di fonti energetiche esterne, con il vantaggio di poter contenere a bordo gruppi di batterie molto ridotti rispetto a quelli dei progetti attuali, risparmiando in peso e fornendo quindi un ulteriore incremento alle prestazioni complessive. Gli unici momenti in cui questo sistema a frizione non funziona, sono ovviamente la fase di decollo e di atterraggio e, in questo caso,  l’aereo dovrà appoggiarsi ad un sistema di batterie per poterle completare.

Eather One

Tra tutte le idee recenti che vedono una ricerca estrema nelle forme e nel tipo di propulsione possibile, quella di Bonikowski con il suo Eather One è tra le più originali e, anche se c’è molto da lavorarci per capire se sia effettivamente traducibile in qualcosa di pratico ed efficiente, rappresenta un nuovo approccio al problema della riduzione di pesi e di volume delle batterie, che attualmente assilla i progettisti.

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