Da oggi in Francia sono vietati per legge i voli a corto raggio

Gianluca Pezzi
24/05/2023

Da oggi in Francia sono vietati per legge i voli a corto raggio

La Francia si è ufficialmente aggiudicata il titolo di primo Paese al mondo a vietare per legge i voli a corto raggio, ossia quelli che collegano due località raggiungibili in meno di due ore e mezza di treno. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato ieri martedì 23 maggio, rendendo effettiva questa misura.

La decisione di vietare i voli a corto raggio si basa sul lavoro svolto dalla Convenzione dei cittadini sul clima, un’assemblea pubblica che ha deliberato di ridurre del 40% le emissioni di carbonio rispetto al 1990. Questo provvedimento, dopo accordi con la Commissione Europea, una consultazione pubblica e l’approvazione del Consiglio di Stato, segna un passo importante nel perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti e dell’uso di modalità di trasporto più sostenibili.

Rotte cancellate, ma non per tutti

wifi aeroporto

Le nuove norme vietano ufficialmente i collegamenti aerei tra gli aeroporti di Orly, Nantes, Lione e Bordeaux. È importante notare che questa misura ratifica una situazione di fatto già introdotta dal governo nel maggio 2020, durante la prima ondata di Covid-19, quando Air France fu obbligata a chiudere queste rotte in cambio di sostegno finanziario. Inoltre, le linee aeree concorrenti non possono operare su queste rotte.

Ci sono però delle eccezioni: i voli tra Lione e Marsiglia, che distano meno di due ore di viaggio in treno ad alta velocità, non saranno aboliti in quanto le corse tra l’aeroporto di Lione e la città di Marsiglia sono limitate a soli due voli al giorno.

L’alternativa è il treno

Alstom essais dynamiques du TGV M

Il testo del decreto specifica che le alternative ferroviarie devono essere sufficienti e gli orari adeguati per rispondere alle esigenze di trasporto dei passeggeri, considerando la connettività e l’intermodalità, nonché i trasferimenti di traffico che potrebbero essere causati dal divieto.

È importante sottolineare che il divieto non si applica ai voli con coincidenza, anche se non si capisce a questo punto come possa essere attuato. Air France terrà in vita rotte solo per voli con scalo?

Secondo il segretario di Stato delegato ai Trasporti, Clément Beaune, la riduzione delle emissioni di carbonio nei trasporti è una priorità per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio. Sottolinea come sia difficile giustificare l’uso dell’aereo tra grandi città che dispongono già di collegamenti ferroviari regolari, veloci ed efficienti. Questa misura, in linea con la politica del governo di incoraggiare l’uso di mezzi di trasporto a minor impatto ambientale, rappresenta un passo importante e un simbolo forte nella lotta ai gas serra.

Il dibattito continua

Bell Ross BR 03-92 Patrouille de France (1)

L’efficacia ambientale del divieto è oggetto di dibattito in Francia. Da una parte il governo, secondo il quale la chiusura delle rotte interessate comporta una riduzione di 55.000 tonnellate di emissioni di CO2 dal trasporto aereo, basandosi sui dati di traffico del 2019.

Dall’altra, il mondo del trasporto aereo che sostiene come le rotte in questione rappresentino solo lo 0,24% delle emissioni di CO2 del trasporto aereo nazionale francese e lo 0,04% delle emissioni totali del settore trasporti in Francia.

Un esempio da imitare?

TGV

Con questa mossa la Francia si pone come leader globale nell’adozione di misure ambiziose per ridurre le emissioni di carbonio nel settore dei trasporti. Il divieto dei voli a corto raggio rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione e l’uso di modalità di trasporto più sostenibili.

Sebbene la misura abbia suscitato dibattiti e reazioni diverse, testimonia l’impegno del governo francese nel perseguire la neutralità carbonica e nel promuovere un futuro più pulito e sostenibile. L’esempio della Francia potrebbe ispirare altri Paesi a prendere provvedimenti simili per affrontare la sfida globale dei cambiamenti climatici e favorire una transizione verso un sistema di trasporti più eco-friendly.

Si, ma ci sono alcune controindicazioni

air france

L’adozione di un divieto sui voli a corto raggio varia da Paese a Paese e presenta diverse considerazioni da valutare attentamente. Mentre, come già detto, tale misura potrebbe rappresentare un’opzione promettente per ridurre le emissioni di carbonio nel settore dei trasporti, ci sono fattori da tenere in considerazione prima di implementarla in altre nazioni.

Un elemento chiave da valutare è ovviamente lo stato delle infrastrutture ferroviarie. Un sistema ferroviario ad alta velocità ben sviluppato e efficiente è fondamentale per offrire un’alternativa valida ai voli a corto raggio. Non tutti i paesi dispongono di una rete ferroviaria adeguata, quindi potrebbero essere necessari investimenti significativi per migliorare le infrastrutture esistenti.

Le distanze geografiche tra le città sono un altro aspetto da considerare. In alcune regioni, le distanze potrebbero essere troppo ampie per rendere praticabile un’alternativa ferroviaria efficiente. Ciò potrebbe limitare l’applicabilità di un divieto sui voli a corto raggio in determinate aree geografiche.

Inoltre, bisogna considerare l’importanza economica del settore dell’aviazione in alcuni Paesi. Se il trasporto aereo rappresenta una parte significativa dell’economia nazionale, la proibizione dei voli a corto raggio potrebbe comportare conseguenze economiche negative, come la perdita di posti di lavoro e una ridotta attività commerciale.

Un altro fattore cruciale è la connettività internazionale. I voli a corto raggio spesso facilitano la connessione con gli aeroporti internazionali, permettendo viaggi agevoli verso altre città o paesi. La soppressione di tali voli potrebbe influire negativamente sulla connettività internazionale di un Paese.

Infine, è importante considerare le esigenze e le preferenze dei passeggeri. La comodità, la flessibilità e la rapidità del viaggio sono elementi che i passeggeri valutano attentamente nella scelta del mezzo di trasporto. Alcuni potrebbero preferire i voli a corto raggio per motivi di tempo o per la praticità, soprattutto in situazioni di viaggi d’affari o necessità di spostamenti urgenti.

La soluzione? Un approccio flessibile

stazione treni

Pertanto, mentre il divieto dei voli a corto raggio potrebbe rappresentare un’opzione interessante per ridurre le emissioni di carbonio, è essenziale valutare attentamente le specificità di ciascun paese e considerare le possibili conseguenze economiche e logistiche.

Un approccio flessibile, adattabile alle singole realtà nazionali, potrebbe essere la chiave per promuovere un trasporto sostenibile ed eco-friendly.

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