Venerdì 26 settembre 2025 il settore del trasporto aereo in Italia tornerà a fermarsi. La protesta, che interesserà sia il personale di volo sia quello di terra, è stata indetta da diverse sigle sindacali e rischia di tradursi in disagi diffusi per migliaia di passeggeri. I riflettori sono puntati in particolare sugli scali di Milano Linate, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Venezia e Cagliari, tra i più trafficati del Paese.
Le organizzazioni promotrici – dalla FILT-CGIL alla FIT-CISL, dalla UILT-UIL all’UGL, fino a USB e ADL Varese – denunciano una crescita costante del traffico passeggeri e merci non accompagnata da un adeguato riconoscimento economico. Sul tavolo ci sono la revisione degli accordi aziendali, una gestione più equa dei turni e maggiori garanzie contrattuali.
Chi incrocerà le braccia
Secondo il calendario ufficiale validato dal Ministero dei Trasporti, lo sciopero assumerà forme diverse a seconda delle aziende coinvolte. Gli equipaggi e il personale di Volotea si fermeranno per 24 ore, dalle 00:00 alle 24:00, così come gli addetti di Wizz Air Malta, con possibili ripercussioni su collegamenti nazionali e internazionali.
Disagi attesi anche per i servizi di handling, fondamentali per l’assistenza a terra: i dipendenti delle società associate ad Assohandlers incroceranno le braccia dalle 10:00 alle 14:00. Tra questi, gli addetti di Airport Handling a Linate e Malpensa, insieme al personale ALHA, MLE e Dussmann Service. Sempre a Milano, gli autisti SEA osserveranno uno sciopero di 24 ore, mentre a Venezia i lavoratori di Save si fermeranno dalle 10:00 alle 14:00.
A Cagliari l’agitazione coinvolgerà il personale della sicurezza di Sogaersecurity, che non presterà servizio per l’intera giornata. A Fiumicino lo stop interesserà invece i lavoratori di Moditech. Su scala nazionale, la CUB Trasporti ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore che riguarda tutto il comparto aeroportuale e l’indotto.
Voli garantiti e fasce protette
Come in ogni giornata di agitazione, l’ENAC ha confermato che saranno comunque assicurati alcuni collegamenti. Restano garantiti i voli nelle fasce orarie comprese tra le 7:00 e le 10:00 e tra le 18:00 e le 21:00. Proseguiranno regolarmente i collegamenti con le isole previsti in continuità territoriale, i voli intercontinentali già schedulati, le tratte militari e governative e i collegamenti sottoposti a obblighi di servizio pubblico.
Al di fuori di queste finestre orarie, i viaggiatori dovranno fare i conti con cancellazioni, ritardi a catena e tempi di attesa più lunghi soprattutto nelle ore centrali della giornata.
Cosa fare?
Le associazioni dei consumatori e le stesse compagnie aeree invitano i passeggeri a verificare con attenzione lo stato del proprio volo attraverso i siti ufficiali degli aeroporti e delle compagnie. In alcuni casi potrebbe essere utile anticipare o posticipare la partenza, prenotando voli all’interno delle fasce protette o scegliendo collegamenti operati da compagnie non coinvolte nell’agitazione.
Il rischio concreto è che lo sciopero del 26 settembre porti a centinaia di cancellazioni e a un rallentamento delle operazioni nei principali scali italiani, dal check-in ai controlli di sicurezza. Una giornata che si inserisce in un quadro già segnato da numerose mobilitazioni negli ultimi mesi, confermando il clima di tensione che attraversa il settore del trasporto aereo.
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