Le 5 Alfa Romeo che voi non avete mai capito

Massimo Cuoco
27/01/2024

Le 5 Alfa Romeo che voi non avete mai capito
Foto di Davide Zanotti su Unsplash

Va beh, ormai lo sanno anche i muri, il mio cuore batte per l’Alfa Romeo. Mi piace parlare di tutti i modelli, ed apprezzare pregi e difetti di un marchio. Sappiamo però che non tutti i modelli possono rispecchiare le aspettative, e questo vale per ogni casa automobilistica.

Vorrei quindi mettere in evidenza le 5 Alfa Romeo che secondo me non furono capite immediatamente, ed anche immeritatamente. Si tratta di modelli degli ultimi 40 anni, quindi youngtimer che probabilmente trovate nelle fiere di settore come Milano Autoclassica, a prezzi più o meno interessati.

Ma bando alle ciance, andiamo ad esaminare questi modelli e vediamo se siete d’accordo con me.

 

Alfa 6

alfa romeo 6

Chi non ricorda il flop dell’Alfa 6? Venne immessa nel 1979 sul mercato con l’obiettivo di competere con le berline sia italiane che straniere, ma ebbe poco successo e la produzione venne interrotta nel 1987.

Incompresa e sottovalutata in quel periodo, il modello, quarant’anni dopo il suo lancio, sta guadagnando finalmente apprezzamenti tra i più ardenti fan dell’Alfa Romeo.

 

 

Alfa Arna

alfa arna

Restando in tema, nel 1983 in Alfa Romeo si decise di avviare una collaborazione con i giapponesi di Nissan per la realizzazione del modello più brutto di sempre, l’Arna!

Nonostante il design nipponico che da noi in quel momento non andava proprio, ed i motori poco performanti, oggi qualche collezionista, quasi sicuramente, una versione 1.5 TI nel suo garage la vorrebbe.

 

Alfa 90

alfa 90

Siamo nel 1984… Qualcuno ha detto 90? Si, parliamo proprio di lei, l’Alfa 90, la berlina Made in Arese che fu concepita per riaffermare Alfa Romeo nella fascia “superiore” del mercato. Venne definita in tanti modi, ma quella che ho sentito più volte è stata: un’Alfetta ricarrozzata!!!

Dai, non era cosi brutta, aveva comunque ottimi motori ed un comportamento stradale da vera Alfa, ma venne subito sottovalutata a causa di una progettazione datata.

 

Alfa Romeo 166

alfa 166

Facciamo un bel salto nel 1998, è l’anno della nuova ed ultima ammiraglia in casa Fiat, Alfa e Lancia. Ecco a voi la 166, definita subito vettura stupenda, confortevole, con una sicurezza indiscutibile su ogni fronte.

Per molti la vera ed ultima ammiraglia Alfa Romeo resta la 164, sono di parte, ne posseggo una, onestamente la preferisco, linee più spigolose, scocca più robusta e qualche dettaglio che, se messa a confronto con la 166, ancora oggi fa la differenza.

Infatti, tra tutti i modelli di quella gamma, equipaggiati con il glorioso V6 Busso, ad oggi la 166 è il modello meno quotato, quindi abbastanza accessibile dagli appassionati e collezionisti, ma prima o poi avrà la sua rivincita.

 

Alfa Romeo Spider 2006

alfa romeo spider 2009

Ed ora, parliamo di Spider, l’ultima versione risale al 2006 terminando nel 2010 con la versione scoperta della Brera coupé. Anche lei in quel momento non ebbe un gran successo, colpa dei motori? Il peso? I consumi?

Piccole penalità che resero questo capolavoro di design poco vendibile, il peso da 1490 a 1685 kg, che per una Spider era decisamente oltre i limiti, i motori con l’introduzione del JTS (Jet Thrust Stoichiometric), ovvero “iniezione diretta stechiometrica”, non apprezzato da coloro che erano abituati al famoso “Violino di Arese”, anche se entrambi assetati quanto una petroliera.

Tralasciando il 2.0 JTDm da 170cv ed il 2.4 JTDm da 200/210cv, quando si decise di equipaggiarla con il 1750 TBI, ormai il treno era già passato, e con circa 30.000 € si poteva puntare ad altro decisamente più all’avanguardia.

 

Tutto qui?

Il vero alfista ha un “cuore grande così“, e sicuramente qualcuno si sarà sentito pungere sul vivo. Altri invece troveranno sicuramente altri modelli “non capiti” o se vogliamo “sfortunati”. Questioni di feeling, come cantava qualcuno, oppure numeri di vendita non brillantissimi.

In ogni caso, agli amici che mi hanno letto fino qui in fondo, ci tengo a dire che, nonostante tutto, resto sempre fedele al marchio che ha fatto la storia automobilistica italiana, e mondiale.

I commenti sono a vostra disposizione, fatemi sapere cosa ne pensate!

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