Cassonetto dell’immondizia stracolmo con sacchi e rifiuti abbandonati sul marciapiede, incluso un vecchio water.

Abbandono rifiuti, pene fino a 7 anni: ecco come il nuovo decreto del governo bastona gli incivili

Il decreto legge 116/2025 aumenta le pene per abbandono rifiuti e roghi: multe più alte, carcere fino a 7 anni e sospensione patente per i reati commessi con veicoli.

Il Governo ha approvato il decreto legge 8 agosto 2025, n. 116, che inasprisce drasticamente le pene per i reati legati alla gestione illecita dei rifiuti. Dall’abbandono di rifiuti in strada ai roghi tossici, passando per discariche abusive e smaltimenti industriali fuori legge, il provvedimento introduce sanzioni fino a 7 anni di reclusione e prevede la sospensione della patente per chi commette reati alla guida.

Il decreto nasce soprattutto per contrastare il fenomeno dei roghi nella Terra dei Fuochi, ma si applica in tutto il territorio nazionale. Le pene aumentano se il fatto comporta pericolo per la vita, danni ad ecosistemi o avviene in siti contaminati.

Sanzioni per abbandono di rifiuti urbani

Per le condotte meno gravi, come l’abbandono di mozziconi o cartacce, la multa va da 80 a 320 euro. Anche queste violazioni potranno essere rilevate tramite videosorveglianza, senza contestazione immediata.

L’abbandono o deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi comporta una multa da 1.500 a 18.000 euro. Se commesso con veicolo, scatta la sospensione della patente da 1 a 4 mesi. Per titolari di imprese o enti, la condotta diventa reato: arresto da 6 mesi a 2 anni o ammenda da 3.000 a 27.000 euro.

Rifiuti pericolosi e aggravanti

Per i rifiuti pericolosi, la reclusione è da 1 a 5 anni, che sale fino a 6 anni in caso di pericolo per la vita o in siti già contaminati. Per i responsabili di imprese, le pene vanno da 1 anno a 5 anni e 6 mesi, fino a 6 anni e 6 mesi nei casi più gravi. Sospensione patente da 3 a 9 mesi se commessi con veicolo.

Roghi e discariche abusive

Bruciare rifiuti non pericolosi comporta la reclusione da 3 a 6 anni; per quelli pericolosi da 3 anni e 6 mesi a 7 anni. Se dal rogo nasce un incendio, pene aumentate fino alla metà.

La gestione o realizzazione di discariche abusive è punita con reclusione da 1 a 5 anni, aumentata nei casi di rifiuti pericolosi o pericolo per la salute. In tutte le ipotesi è prevista la confisca dell’area.

Tabella completa delle pene e sanzioni Dl 116/2025

ViolazionePene e sanzioni principaliSanzioni accessorie
Piccoli rifiuti urbaniMulta 80-320 €
Rifiuti non pericolosi abbandonatiMulta 1.500-18.000 €Patente sospesa 1-4 mesi
Rifiuti non pericolosi con pericolo salute/ambienteReclusione 6 mesi-5 anniPatente sospesa 2-6 mesi
Rifiuti pericolosi abbandonatiReclusione 1-5 anniPatente sospesa 3-9 mesi
Rifiuti pericolosi con pericolo salute/ambienteReclusione 1 anno e 6 mesi-6 anniPatente sospesa 3-9 mesi
Combustione rifiuti non pericolosiReclusione 3-6 anni+ ½ pena se incendio
Combustione rifiuti pericolosiReclusione 3 anni e 6 mesi-7 anni+ ½ pena se incendio
Discarica abusiva rifiuti non pericolosiReclusione 1-5 anniConfisca area
Discarica abusiva con pericolo salute/ambienteReclusione 2-6 anniConfisca area
Spedizione illegale rifiuti non pericolosiReclusione 1-5 anni
Spedizione illegale rifiuti pericolosiReclusione >5 anni

Maggiori poteri e fondi per i controlli

Il decreto prevede videosorveglianza diffusa, uso della Carta nazionale dell’uso del suolo per rilevare abbandoni e contaminazioni, e 15 milioni di euro per bonifiche nella Terra dei Fuochi. Prevista la possibilità per il Commissario unico di rivalersi sui responsabili.

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