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Aumenti carburanti: stangata da 266 euro a famiglia

L'aumento della benzina è pari al 16% rispetto allo scorso anno.

Carburanti in aumento generalizzato sul territorio nazionale. La corsa di benzina e gasolio alla pompa si traduce in una maggiore spesa su base annua, solo per i rifornimenti di carburante, pari a +266 euro a famiglia, con una stangata complessiva da 6,5 miliardi di euro. Lo afferma Assoutenti, commentando i rincari dei prezzi dei carburanti in Italia.

“Rispetto allo stesso periodo del 2020 la benzina costa il 16% in più, con un maggior esborso pari a + 266 euro annui a famiglia per la verde, + 230 euro per il diesel“, spiega il presidente Furio Truzzi.

Questo significa una stangata su base annua pari a 6,5 miliardi di euro solo per i maggiori costi di rifornimento sostenuti dalle famiglie a causa dei rialzi dei listini alla pompa. A tali effetti vanno poi aggiunte le ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti trasportati, dei beni energetici e dei maggiori costi sostenuti dall’industria, che finiscono per essere scaricati sui consumatori finali.

“Chiediamo al Governo Draghi di intervenire sull’abnorme tassazione che vige sui carburanti, perché è intollerabile che oggi su un litro di benzina ogni automobilista paghi quasi il 64% di tasse (il 60,7% sul gasolio) a causa di Iva e accise che nessun Governo ha mai avuto il coraggio né di tagliare, né di sterilizzare quando si verificano forti rialzi delle quotazioni” , conclude Truzzi.

Dello stesso avviso anche Carlo Renzi di Codacons: “Rispetto a maggio dello scorso anno la benzina costa oggi il 16,3% in più, mentre il gasolio è cresciuto del +15,3% Questo significa che per un pieno di benzina ad un’auto di media cilindrata un automobilista spende oggi +11,1 euro rispetto a maggio 2020, +9,6 euro per il gasolio. Agli effetti diretti della corsa dei carburanti occorre poi aggiungere quelli indiretti: l’aumento dei listini di benzina e gasolio alla pompa determina rincari a cascata sui prezzi al dettaglio a causa dei maggiori costi di trasporto, come certificato dall’Istat nell’ultimo dato sull’inflazione, in forte crescita proprio come conseguenza dei rincari dei beni energetici” prosegue Rienzi “Il rischio dunque è quello di una maxi-stangata per le tasche dei consumatori, con rincari a cascata in tutti i settori”.

 

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