A Milano colazione gratis per chi è bloccato nel traffico (oppure c’è l’aperitivo)

Gianluca Pezzi
24/10/2019

A Milano colazione gratis per chi è bloccato nel traffico (oppure c’è l’aperitivo)

Colazione gratis, ma solo per chi a Milano è bloccato nel traffico mattutino. E no, non è una bufala. Da lunedì 14 ottobre decine di giovani stanno distribuendo gratuitamente colazioni al mattino e aperitivi serali a chi è imbottigliato nel traffico in via Luigi Nono, davanti al Cimitero Monumentale. Unica richiesta, accettare un volantino informativo.

L’idea della colazione gratis è dei dei ragazzi del “Tempio del Futuro Perduto”, un collettivo internazionale di un under 35 che in quasi due anni ha interamente riqualificato, ristrutturandolo e rianimandolo, un edificio abbandonato e degradato della Fabbrica del Vapore.

 Tempio del Futuro Perduto

Questi piccoli e continui flash mob accompagnati da musica, proseguiranno anche durante la settimana fino al 25 ottobre, da lunedì a mercoledì con colazione gratis costituita da croissant e spremute distribuite tra le 8.15 e le 10.30, giovedì e venerdì con focaccine e drink analcolici tra le 18.30 e le 20.

Il volantino che accompagna l’insolita “coccola” a chi è bloccato nel traffico, racconta i motivi che hanno spinto oltre cinquanta giovani milanesi, confluiti nel collettivo, a non abbandonare l’Italia e a decidere di prendersi cura di uno spazio dimenticato dalla cittadinanza, e quali interventi, opere e iniziative sono state messe in campo da gennaio 2018 ad oggi, esclusivamente attraverso autofinanziamento e autoproduzione, per dare nuova vita all’edificio, diventato un centro culturale autogestito.

Tempio del Futuro Perduto

Il Tempio del Futuro Perduto, omonimo del collettivo che lo anima, è uno spazio di 1200 mq recuperati e messi in sicurezza che ospita, oltre ad un fitto programma di eventi culturali di diversa natura, tra cui dj set, concerti e performance artistiche. Una galleria d’arte, due studi di registrazione, uno spazio dedicato a progetti di silent cinema e silent disco, diverse residenze e atelier artistici, un’area eventi polifunzionale e cross-mediale, un distretto di moda giovanile indipendente auto-prodotta, svariati laboratori tra cui quelli di yoga, danza classica e contemporanea, musica e cultura afro, una palestra polifunzionale, una mediateca sociale gratuita composta da 15’000 libri e 5’000 dischi in vinile e il centro di raccolta permanente di indumenti usati che il Tempio destina direttamente a gruppi di senzatetto della zona, all’Opera San Francesco, Comunità Sant’Egidio o alle diverse missioni umanitarie che operano in Africa e nel Mediterraneo.

Tempio del Futuro Perduto

Le iniziative organizzate finora hanno visto transitare oltre 100.000 persone e sono realizzate nel rispetto delle regole non solo sulla sicurezza ma anche di trasparenza della gestione. Turni di sorveglianza continui e installazione di telecamere permettono di tenere sotto controllo l’area, mentre il modello gestionale consente agli oltre 3500 soci attivi di tracciare entrate e uscite del progetto grazie all’emissione di scontrini fiscali e alla condivisione del bilancio.­ Tra gli impegni del collettivo c’è anche l’approccio plastic free: assenza di cannucce, bicchieri solo in plastica biodegradabile, e bevande, acqua compresa, in lattine in alluminio. Gli spazi del Tempio sono stati recuperati anche nel rispetto e per la valorizzazione del patrimonio storico che lo stabile rappresenta per la città di Milano.

Tempio del Futuro Perduto

Un tipo di management che è piaciuto particolarmente all’estero, al punto che enti come il Musée du Louvre di Parigi, il Goethe-Institute, i Ministeri degli Esteri e degli Affari Culturali di Russia e Giappone, i Comuni di Barcellona, Berlino, Belgrado, Vilnius, Amsterdam, Sarajevo e molte università europee hanno confermato collaborazioni a diverso titolo con il Tempio.

Tempio del Futuro Perduto

Dopo due anni di lavori, progetti e investimenti il collettivo chiede alle Istituzioni di essere riconosciuti e diventare finalmente un centro culturale formalmente in linea con le normative vigenti, donando a Milano una sperimentazione culturale virtuosa e dando esempio di buon senso inter-generazionale.

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