Ultium Cells, la joint venture tra General Motors e LG Energy Solution, ha annunciato l’aggiornamento dell’impianto di Spring Hill, Tennessee, per la produzione di batterie LFP (litio-ferro-fosfato), una tecnologia che promette costi più bassi rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali. Le celle LFP non richiedono l’uso di cobalto e nichel, due dei materiali più costosi e critici nella catena di approvvigionamento.
Secondo quanto comunicato dalle due aziende, la produzione commerciale delle nuove celle è prevista entro la fine del 2027. L’obiettivo è affiancare la nuova tecnologia a soluzioni già esistenti ad alto contenuto di nichel e futuri sviluppi basati sul litio-manganese, ampliando così l’offerta di veicoli elettrici a più fasce di prezzo.
Un tassello nella strategia GM per auto elettriche più accessibili

Il progetto si inserisce nel più ampio piano GM per l’elettrificazione, che include già 12 modelli EV, da 35.000 a oltre 300.000 dollari. L’investimento iniziale nello stabilimento di Spring Hill risale al 2021 ed era pari a 2,3 miliardi di dollari, anche se non è stato comunicato l’importo previsto per questo nuovo aggiornamento.
GM ha inoltre annunciato un investimento da 900 milioni di dollari per nuovi laboratori di sviluppo batterie nello stato del Michigan. Nonostante la visione iniziale dell’azienda, lanciata nel 2021, fosse di produrre solo auto elettriche entro il 2035, l’attuale strategia sarà calibrata in base alla domanda reale del mercato, finora più lenta del previsto.