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Grandi incassi dei comuni con le multe, ma che fine fanno i soldi?

Spese pazze con gli incassi delle multe: ecco come i comuni spendono i soldi, e non per la sicurezza stradale.

In questi giorni abbiamo sentito parlare degli importi astronomici incassati grazie alle multe nei principali comuni italiani. Milano in testa con la bellezza di ben 151,1 milioni di euro, è un dato che fa riflettere, ma soprattutto una cifra incredibile che fa sorgere una domanda: ma che fine fanno i soldi delle multe?

Una risposta, che è anche una sorta di denuncia, ce la danno gli amici dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Guarnieri, hanno analizzato i progetti relativi all’impiego dei ricavi delle sanzioni al Codice della Strada nelle 14 principali città italiane con popolazione superiore ai 200.000 abitanti per gli anni 2021 e 2022. Si tratta di 530 progetti che per l’anno 2022 ammontano a 310 milioni di euro destinati, di cui 226 milioni di Euro già realizzati secondo le dichiarazioni dei comuni.

L’Educazione alla sicurezza stradale è pari a zero

È possibile trarre alcune informazioni interessanti da questi dati. L’educazione alla sicurezza stradale viene considerata una priorità secondaria in termini di spese. Nel 2022, sono stati destinati solo 82.501€, corrispondenti allo 0,027% del totale degli importi destinati. Anche la formazione della Polizia Municipale ha ricevuto un budget limitato di soli 18.494€, pari allo 0,006% dell’importo totale destinato. Non sono state effettuate attività di comunicazione specifiche legate all’educazione stradale. Nonostante si affermi che la sicurezza stradale sia un problema culturale, non vengono intraprese azioni concrete di educazione, formazione o comunicazione. Se tali azioni vengono effettuate, non vengono finanziate con le entrate delle multe, nonostante l’obbligo imposto.

Si paga la manutenzione e l’illuminazione pubblica

Gran parte delle spese sono destinate alla manutenzione delle strade e all’illuminazione pubblica, come se fossero gli unici elementi rilevanti per la sicurezza stradale, quando il 95% degli incidenti gravi dipende dal comportamento umano.

Certamente una buona manutenzione e illuminazione possono contribuire, ma l’assegnazione di importi così elevati fa pensare che, se i cittadini rispettassero il codice della strada senza dover ricevere multe, le nostre strade sarebbero ancora inadeguate. Inoltre, va considerato che l’illuminazione svolge anche una funzione preventiva contro la criminalità.

Tuttavia, non viene specificato il tipo di manutenzione e illuminazione effettuata: ci sono differenze tra infrastrutture per creare attraversamenti pedonali più brevi e ben illuminati e, ad esempio, la manutenzione ordinaria delle luci in un parco, che è utile ma non direttamente correlata alla sicurezza stradale.

Spese per armi, mutui e fondi previdenza del personale

Viene destinata una somma più elevata, pari a 288.836€, per l’acquisto di armi, attrezzature e lezioni di tiro (Napoli, Padova, Venezia), superando di gran lunga quanto speso per l’educazione stradale.

Ci sono numerose spese relative ai fondi di previdenza del personale, che ammontano a 26 milioni di € destinati e 9,6 milioni di € spesi. Solo il Comune di Roma ha destinato 13,5 milioni di € al fondo di previdenza e assistenza integrativa della Polizia Locale. È importante ricordare che la Polizia Locale svolge molteplici compiti oltre alla sicurezza stradale e l’importante somma destinata riguarda tutti i suoi membri, anche coloro che non sono impegnati nella sicurezza stradale. È anche opportuno ricordare che gli organi di polizia stradale a livello nazionale dispongono di fondi simili, assegnati direttamente dal bilancio dello Stato.

Si evidenzia inoltre una presenza significativa di rimborsi mutui, ammontanti a 16,5 milioni di euro.

Aumento dei controlli: non tornano i conti

Per quanto riguarda il potenzi amento dei controlli, che solitamente viene finanziato con le entrate delle multe per eccesso di velocità, si presume che dovrebbe essere un incremento rispetto a ciò che già esiste, ma non è possibile controllare i dettagli.

Nel totale di 36,2 milioni di €, gran parte dell’importo è attribuibile al dato di Firenze, che ha dichiarato una destinazione e una realizzazione di potenziamento dei controlli pari a ben 22,3 milioni di € nel 2022. Questo dato appare sproporzionato, poiché significherebbe un aumento delle attività di controllo 189 volte superiore rispetto alla media delle altre città, per abitante.

Arredo urbano, verde pubblico e bolletta energetica

Vi sono anche spese che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale, ma sono legate principalmente alla mobilità generale e all’igiene pubblica, come le spese per la gestione della neve, la pulizia delle caditoie, l’arredo urbano e il verde pubblico.

Nel 2022, grazie alla concessione dell’articolo 40-bis del decreto legge n. 50 del 17/05/2022, ben 41 milioni di € sono stati destinati a coprire le spese delle bollette energetiche, principalmente nel Comune di Milano.

C’è anche il veterinario

Tra le diverse spese, emergono aspetti interessanti come l’installazione di sistemi di ventilazione nelle gallerie, importi destinati all’avanzo, servizi veterinari, acquisto di barriere mobili, ecc., che hanno poco a che fare con la sicurezza stradale.

Alcune città hanno fornito dettagli molto precisi sulla percentuale di realizzazione dei progetti, indicando anche il secondo decimale. Altre città dichiarano che tutti i progetti sono stati realizzati al 100%, come Catania, Genova, Padova, Torino e Firenze, il che rende poco credibile la completezza delle relazioni.

Il documento dell’ASAPS

Una pioggia di soldi che ognuno spende un po’ come gli pare, in un calderone che sembra difficile controllare. Per i più curiosi, il documento finale dell’ASAPS è disponibile a questo link.

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