Bici in contromano, autovelox in città e multe: modifiche demenziali e pericolose

Gianluca Pezzi
14/09/2020

Bici in contromano, autovelox in città e multe: modifiche demenziali e pericolose

Le recenti modifiche al Codice delle Strada, con le biciclette che possono circolare contromano, netturbini che possono dare multe ed autovelox in città, trovano un fronte compatto di critiche. Non ci va leggero neanche vicepresidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, definisce come “Ipotesi ‘demenziali’ e ‘pericolosissime’ per la sicurezza” le intenzioni del Governo di porre mano al codice della strada consentendo ai netturbini di elevare contravvenzioni e ai ciclisti di percorrere le strade in senso contrario.

Solo chi non conosce cosa significhi il traffico cittadino, soprattutto di una grande città, può pensare di consentire alle biciclette di circolare contromano senza preoccuparsi, tra l’altro, della prevedibile conseguenza che chi sfreccia in monopattino si possa arrogare lo stesso.

Solo chi non conosce il funzionamento e la delicatezza delle normative che regolamentano il sistema delle sanzioni diritto può sostenere che un ausiliario del traffico, un operatore ecologico, un tramviere, perfino un dipendente comunale, a quanto pare, siano in grado di conoscere le normative al punto da poter elevare contravvenzioni. Siamo ai dilettanti allo sbaraglio, alla demagogia, all’incompetenza.

Qui non ci troviamo di fronte a una decisione che semplifica, ma che genererà conflitti e controversie legali, se non forme di possibili ricatti”, avverte il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio.

I parlamentari raziocinanti e le forze politiche responsabili non possono concedere questa follia, contro la quale Conftrasporto si schiererà in modo deciso”, dichiara Uggè. Che si chiede: “come può un Presidente del Consiglio, insegnante di diritto, consentire un simile obbrobrio giuridico? Non si sente in dovere di intervenire per bloccare questa pagliacciata strumentale e funzionale ad altri obiettivi?”.

Conftrasporto se lo augura fortemente nel superiore interesse della sicurezza tanto invocata ma di fatto violentata. Soprattutto fa specie che in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo vi siano dei rappresentanti del popolo che perdano tempo a discutere di queste pagliacciate. La sicurezza richiede norme certe che diano tutela ai più deboli come le persone anziane e i bambini. Impediamo a questi incoscienti di far del male al nostro popolo.

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