Waymo Guida autonoma

Le auto a guida autonoma Waymo commettono infrazioni ma non vengono multate: la legge non lo prevede

Waymo nel mirino dopo inversioni a u vietate e infrazioni davanti a scuolabus. Le autorità non possono multare: le leggi non prevedono il caso delle auto senza conducente.

Negli Stati Uniti, le auto a guida autonoma di Waymo sono state recentemente protagonisti di episodi di infrazione al codice stradale, ma senza che le autorità potessero emettere alcuna multa. Il motivo è semplice quanto preoccupante: le normative attuali non contemplano veicoli privi di conducente umano, lasciando le forze dell’ordine in una sorta di vuoto normativo.

Manovre vietate e pericolose

Il caso più emblematico è avvenuto a San Bruno, in California, dove un robotaxi Waymo ha effettuato un’inversione a U  proprio davanti a un posto di blocco della polizia. Nonostante l’auto si sia fermata regolarmente, gli agenti non hanno potuto procedere con la multa: nei verbali non esiste una categoria per “conducente assente”.

Il Dipartimento di Polizia ha definito l’episodio un’“anomalia” e ha comunicato l’infrazione direttamente a Waymo, con l’auspicio che l’azienda provveda alla riprogrammazione dei veicoli per evitare simili comportamenti in futuro.

Pochi giorni prima, ad Atlanta, un altro Waymo era stato ripreso mentre sorpassava uno scuolabus fermo con le luci rosse lampeggianti, mentre i bambini stavano scendendo. In Georgia, tale violazione può comportare multe fino a 1.000 dollari e persino l’arresto.

Le lacune normative: niente multe, niente responsabilità

Attualmente, in California, solo i conducenti umani possono essere multati. Waymo ha ricevuto in passato centinaia di multe per parcheggio, ma le infrazioni dinamiche come manovre vietate o attraversamenti pericolosi restano legalmente “orfane”.

Una nuova legge, che entrerà in vigore nel luglio 2026, consentirà alla polizia di emettere “avvisi di non conformità” alle aziende produttrici di veicoli autonomi. Tuttavia, questi avvisi non prevedono sanzioni reali né conseguenze giuridiche, limitandone di fatto l’efficacia.

Dal canto suo Waymo continua a vantare un record di sicurezza superiore alla media: su 96 milioni di miglia percorse in modalità autonoma, l’azienda riporta il 91% in meno di incidenti con lesioni gravi rispetto ai conducenti umani. Va anche detto che, nel solo 2025, secondo i dati della NHTSA, sono state registrate 464 segnalazioni di incidenti che coinvolgevano auto Waymo, tra cui anche un caso mortale.

Secondo gli esperti, la maggior parte degli scontri gravi non sarebbe causata dal software autonomo, ma da errori di altri conducenti umani.

Waymo opera attualmente in diverse città americane, tra cui Phoenix, San Francisco, Los Angeles, Austin e Atlanta, e ha in programma di espandersi a Miami, Washington D.C., Dallas e Nashville entro il 2026. E’ ovvio come la crescita di questi servizi ponga una serie di problematiche sul piano giuridico, mettendo in discussione la capacità delle leggi attuali di proteggere la collettività in un contesto di mobilità automatizzata.

Su questo fronte l’Europa guarda cosa accade nel mondo, e probabilmente è la scelta più corretta.

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