È sempre illegale sorpassare a destra? Tutti i casi in cui il Codice della Strada lo consente

Sorpasso a destra: guida pratica alle regole del Codice della Strada. Quando è consentito, quando è vietato e quali sanzioni rischia chi effettua la manovra in modo scorretto.

sorpasso a destra

Il sorpasso a destra è un comportamento per il quale rischiano sia sanzioni salate, sia di perdere i punti della patente. C’è da dire che in Italia la normativa genera confusione negli utenti della strada, in quanto esiste anche il superamento a destra. Vediamo allora i casi specifici per non incorrere in multe.

Quando è consentito il sorpasso a destra

E’ l’art. 148 del Codice della Strada a specificare quando il sorpasso a destra è consentito:

  • 7. Il sorpasso deve essere effettuato a destra quando il conducente del veicolo che si vuole sorpassare abbia segnalato che intende svoltare a sinistra ovvero, in una carreggiata a senso unico, che intende arrestarsi a sinistra, e abbia iniziato dette manovre.
  • 8. Il sorpasso dei tram, qualora gli stessi non circolino in sede stradale riservata, deve effettuarsi a destra quando la larghezza della carreggiata a destra del binario lo consenta; se si tratta di carreggiata a senso unico di circolazione il sorpasso si può effettuare su ambo i lati.

In pratica:

  • quando vi trovate in una strada a senso unico ed il veicoli che vi precede ha intenzione di parcheggiare sul lato sinistro della strada, si può sorpassare a destra e procedere;
  • se il veicolo davanti ha segnalato con gli indicatori di direzione che intende effettuare la svolta a sinistra, è possibile sorpassarlo sulla destra;
  • se il tram non circola in una corsia riservata, è possibile effettuare il sorpasso sulla a destra. Ovviamente la manovra è assolutamente vietata con tram fermo perché stanno salendo o scendendo i passeggeri.

Le multe per il sorpasso a destra

Abbiamo parlato dei pochi casi in cui è possibile sorpassare sulla destra. Attenzione perché per tutto il resto vale la regola che il  sorpasso a destra è sempre vietato come da art. 143 del Codice della Strada.

per chi sorpassa a destra, esclusi i casi in cui è consentito, la multa varia tra 80 euro e 308 euro, con una decurtazione da 2 a 5 punti della patente.

Attenzione: se l’infrazione viene commessa due volte in due anni, sarà applicata la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.

Ricordatevi che, nel caso in cui compiate un sorpasso a destra in autostrada, non solo state infrangendo l’art. 48 del Codice della Strada, ma se continuate la marcia sulla corsia centrale e non quella più libera a destra, infrangerete anche l’art. 143 del CdS, e dovrete pagare le sanzioni descritte sopra.

Le multe per chi occupa la corsia centrale

Sapevate che la corsia centrale e quella di sinistra sono riservate al sorpasso? Quindi no, non si può viaggiare nella corsia centrale quando quella di destra è libera:

5. Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso.

Vediamo quindi le sanzioni previste: per chi non occupa la carreggiata libera più a destra la multa varia tra 41 euro e 168 euro, con decurtazione di 4 punti sulla patente;

Il sorpasso a destra in autostrada si può fare?

A questo punto la domanda è ovvia: in autostrada è consentito il sorpasso a destra? La risposta è negativa, ma vediamo più avanti che è consentito il superamento. Il problema è un classico dell’autostrada italiana.

Come accennato in precedenza, l’art. 143 del Codice della Strada specifica che è obbligatorio occupare la corsia più libera a destra. Questo però non succede per colpa di chi viaggia ad esempio sulla corsia centrale, quando invece quella di destra è sgombra. Un comportamento che crea ovviamente traffico nelle autostrade, bloccando il normale flusso dei veicoli.

Se vi trovate a viaggiare in autostrada nella corsia di destra e nella corsia centrale davanti a voi circola un veicolo più lento potete procedere con la vostra marcia sulla vostra corsia. Si tratta del cosiddetto superamento, ovvero il procedere sulla propria corsia alla velocità consentita, avendo attenzione che il veicolo sulla corsia a sinistra non manifesti l’intenzione di cambiare corsia.

Sapevate che esiste un limite minimo di velocità da rispettare?

Che differenza c’è tra sorpasso e superamento?

Il sorpasso a destra si verifica quando un veicolo supera un altro veicolo viaggiando sulla destra, utilizzando una corsia non destinata al sorpasso. Questo è considerato un comportamento pericoloso e vietato dalla legge italiana, a meno che non si verifichino alcune circostanze specifiche. Ad esempio, come abbiamo accennato, è consentito il sorpasso a destra quando il veicolo da superare sta effettuando una manovra di svolta a sinistra o quando si viaggia su strade a più corsie con segnaletica che lo permette.

D’altra parte, il superamento a destra è consentito in situazioni in cui vi sono due o più corsie di marcia nella stessa direzione e il veicolo che effettua il superamento si trova in una corsia più lenta rispetto al veicolo che precede. Questo avviene spesso nelle autostrade o nelle strade a più corsie, dove i veicoli possono spostarsi verso destra per superare quelli più lenti nella corsia di sinistra.

Esempi

Rivediamo in estrema sintesi due casi tipici che capitano in autostrada.

Viaggiate nella corsia centrale e trovate un veicolo davanti a voi: in questo caso potete unicamente superare sulla sinistra. Se vi spostate sulla destra per superare il veicolo che sta al centro, questo è un sorpasso, ed è vietato. Altro caso: viaggiate nella corsia di destra alla velocità consentita, un altro veicolo che viaggia al centro è molto più lento, proseguite sulla vostra corsia: questo è un superamento.

Qui invece c’è la nostra guida sui veri limiti di velocità, ma soprattutto l’elenco dei tutor e autovelox fissi sulle autostrade italiane.

Passo carraio: tutti sappiamo cos’è, fin da bambini. Eppure, con ogni probabilità, la maggior parte di noi non sa molte cose sui passi carrai. Prima di tutto il loro vero nome secondo il Codice della Strada, passi carrabili. In secondo luogo la normativa che li regolamenta. Non tutti gli accessi laterali che portano dalla strada ai marciapiedi, infatti, possono essere considerati passi carrabili.

Ecco, quindi, una puntuale definizione di passo carraio, come ottenerlo, come bisogna segnalarlo e quali sono i divieti e le sanzioni in caso di sosta prolungata o parcheggio in prossimità o su un passo carrabile.

Passo carraio: la definizione secondo il Codice della Strada

Il vero nome di passo carraio riportato dal Cds è passo carrabile: l’articolo 3 lo definisce semplicemente un “accesso ad un’area laterale idonea allo stazionamento di uno o più veicoli“. L’articolo 22 del Codice della Strada, però, aggiunge altri concetti fondamentali: chiarisce che per ottenere un passo carraio, che comporta il divieto di sosta sulla strada pubblica corrispondente, è necessario richiedere “l’autorizzazione all’Ente proprietario della strada”.

Il passo carrabile deve essere sempre segnalato con l’apposito cartello e, una volta stabilito, non può essere modificato, ad esempio allargato, senza un ulteriore permesso dell’Ente stesso. E’ il Comune, o qualsiasi altro Ente proprietario della strada, a determinare il costo per la concessione del passo carrabile.

Passo carrabile: come si ottiene, caratteristiche e limitazioni

Per ottenere il passo carraio, è necessario pagare ogni anno la tassa di occupazione del suolo pubblico per la porzione di strada in cui le auto non possono parcheggiare. Il passo carrabile è gratuito solo per i disabili, le Pubbliche Amministrazioni, gli uffici giudiziari e gli edifici delle Forze dell’Ordine. In casi particolari, come le strade strette, è possibile richiedere lo spazio anche sull’altro lato della carreggiata per rendere possibile la manovra di uscita.

Non è possibile, invece, trasformare qualsiasi accesso in un passo carrabile: ci sono limiti specifici da rispettare. Quello principale è la distanza minima, solitamente almeno 12 metri, tra il passo carraio e un incrocio, per garantire la visibilità dei veicoli in uscita. Una distanza che può essere inferiore solo rispettando la distanza di frenata adeguata a quel tratto di strada. In casi particolari, i Comuni possono concedere deroghe e rilasciare permessi temporanei, ad esempio, per i cantieri.

Il segnale di passo carraio

Il passo carraio deve essere sempre segnalato con apposito cartello, che mostri il simbolo standard di divieto rosso su fondo blu circolare, indichi il nome del Comune, e riporti la scritta “passo carrabile”, oltre al numero e all’anno dell’autorizzazione comunale. Le dimensioni standard del segnale sono 45×45 centimetri o 60×40 centimetri. Un segnale privo di questi dettagli rende il passo carrabile non conforme.

Divieti e sanzioni

Se questi requisiti sono rispettati, si tratta di un passo carraio e, quindi, è vietato parcheggiare di fronte o sopra l’accesso, così come, per fare un altro esempio, è vietato sulle rotaie del tram. E’ consentita soltanto breve sosta per carico e scarico di merci o persone. Le multe per sosta davanti a un passo carrabile variano da 25 a 100 euro per le moto e da 42 a 173 euro per le auto, a cui si aggiunge il costo del carro attrezzi e del deposito.

C’è anche un reato penale legato all’occupazione dell’accesso: il proprietario del passo carraio può denunciare per violenza privata chi impedisce, con la sua vettura, l’uscita dal passo carrabile, un reato punibile con una pena fino a quattro anni di reclusione.

D’altra parte, però, il proprietario del passo carrabile o i condomini dello stabile adiacente non possono chiamare direttamente il carro attrezzi per rimuovere il veicolo: solo le Forze dell’Ordine possono farlo, ovviamente dopo aver verificato la validità dell’autorizzazione. Se è tutto in regola, scatta la multa e viene chiamato il mezzo per la rimozione forzata.

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