Volvo XC70 PHEV è un SUV ibrido plug-in sviluppato inizialmente per il mercato cinese ma già al centro di valutazioni per una possibile distribuzione europea. Il modello, trapelato grazie a documenti ufficiali pubblicati in Cina dal MIIT, vede il ritorno della sigla XC70 in un formato completamente rinnovato: da station wagon rialzata a SUV medio, pensato per la famiglia e la mobilità a basse emissioni.
Con una lunghezza di 4,81 metri e una larghezza di 1,89, la nuova XC70 si posiziona nella fascia media del segmento SUV, competendo direttamente con modelli come Volkswagen Tayron, Kia Sportage e Peugeot 5008.
Fino a 180 chilometri in elettrico
La nuova XC70 sarà offerta esclusivamente in versione ibrida plug-in, con due tagli di batteria. La prima, da 21,2 kWh, promette circa 100 km di autonomia elettrica, mentre la seconda, da 39,6 kWh, porta l’autonomia fino a 180 km, secondo il ciclo di omologazione cinese CLTC. Numeri che, se confermati anche nei test europei WLTP, posizionerebbero il modello tra i PHEV più efficienti del mercato.
Motore 1.5 turbo e trazione integrale
Sotto il cofano, la XC70 integra un motore benzina 1.5 da 160 CV, abbinato a un’unità elettrica di potenza ancora non dichiarata. Sarà disponibile sia con trazione anteriore che integrale, e la configurazione interna prevede cinque posti, scelta insolita per un SUV di queste dimensioni.
Il lancio in Cina è previsto per settembre 2025, ma il possibile arrivo anche in Europa è stato suggerito dalla stessa Volvo. In alcune regioni del continente, dove la rete di ricarica è meno sviluppata, i plug-in hybrid con lunga autonomia rappresentano una soluzione concreta per favorire la transizione elettrica. Per ora non c’è una conferma ufficiale, ma l’interesse per modelli con queste caratteristiche è in crescita.
