Vespa vintage verde scuro con sedile in pelle marrone, motoscooter classico italiano, stile retrò, motore a due tempi, icona del design motociclistico, veicolo urbano elegante e vintage.

LML Star: la storia “Vespa” indiana arrivata come una cometa, poi svanita nel nulla

LML Star, conosciuta come la “Vespa” indiana: storia, design e caratteristiche tecniche di uno scooter iconico legato al marchio Piaggio.

LML, acronimo di Lohia Machinery Limited, fu fondata nel 1972 nella città di Kanpur (Uttar Pradesh) come produttrice di macchinari tessili, filati sintetici e pelli. Nel corso degli anni ’80, con l’India che apriva lentamente alle collaborazioni tecnologiche estere, LML stabilì una joint venture con Piaggio (iniziata formalmente nel 1983) per produrre le Vespa per il mercato indiano. Tramite l’accordo, LML acquisì stampi, know‑how e componentistica per assemblare Vespa PX entro confini locali.

Nel tempo, la cooperazione venne ridefinita: Piaggio e LML detennero partecipazioni paritarie per un periodo, ma problematiche legate ai costi, al mercato e ai diritti d’uso portarono al termine dell’accordo nel 1999. Dopo quella data, LML mantenne i diritti di utilizzo degli stampi e della tecnologia (alcuni brevetti erano già scaduti), trasformando le proprie Vespa in scooter propri, noti come LML Star (o Star DeLuxe).

Nascita della Star e sue versioni

Scooter vintage LML Star Stella arancione con sedile nero e logo Star, motore ad ampia cilindrata, stile retrò, perfetta per city ride, foto in studio con sfondo bianco.
Image: LML

La LML Star nacque come continuazione della linea Vespa PX, con struttura in lamiera d’acciaio, cambio a 4 rapporti manuale e motore a due tempi raffreddato ad aria. Alcune versioni successive furono dotate di motori a quattro tempi, per rispondere a normative ambientali più stringenti (in particolare per l’esportazione in Europa). Nella gamma comparvero cilindrate 125, 150 e persino 200 cm³, versioni “automatiche” con trasmissione a variazione continua (CVT) e modelli 4T pensati per mercati con restrizioni sulle emissioni.

Rispetto alla Vespa PX, la Star presentava alcuni miglioramenti: cromature autentiche su metallo (non plastiche verniciate), tubi freno anteriori rinforzati in treccia per limitarne la dilatazione da calore, faro anteriore potenziato. Quando nel 2008 la Vespa PX fu ritirata dai listini europei a causa di nuove normative (Euro 3), la Star si ripresentò con versioni già adeguate, sfruttando il vuoto di mercato.

La Star venne esportata con nomi diversi: negli Stati Uniti fu venduta come Stella mentre in Nuova Zelanda come Belladonna.

In Italia arrivò nel 2001 nelle versioni 125 e 150, con varianti di freno a tamburo o a disco, avviamento elettrico o manuale e indicatore carburante.

Le fasi critiche: scioperi, declino e fallimento

Scooter LML Star Stella vintage bianca con sella marrone, stile classico, design minimalista, veicolo urbano ecologico, mobilità sostenibile, modello Star 200.
Image: LML

Tra il 2005 e il 2006 lo stabilimento LML fu colpito da scioperi e tensioni sindacali che costrinsero la sospensione della produzione per lunghi periodi. La crisi finanziaria si aggravò ulteriormente, costringendo l’azienda a essere dichiarata “sick industrial company” (a rischio) e ricorrere a capitali esterni, incluso un prestito da Credit Suisse. Il 8 marzo 2008 la produzione riprese, concentrandosi soprattutto sull’esportazione, puntando su modelli retrò conformi alle norme ambientali.

Nonostante ciò, LML non riuscì a invertire il trend negativo. L’azienda fu gravata da costi crescenti, margini ridotti e competizione internazionale. Il 2 giugno 2017 la società dichiarò insolvenza ed entrò in liquidazione. Dopo anni di tentativi di rilancio, lo stabilimento venne smantellato, con i macchinari ed i ricambi venduti.

Successivamente LML provò a rilanciarsi con il nome LML eMotion, annunciando una nuova versione della Star con motore elettrico. In India il design della futura LML Star elettrica riuscì a registrare un brevetto governativo. Il sito ufficiale promuoveva il modello come “rinato in modi sorprendenti”. Ad oggi, 2025, il dominio risulta non utilizzato.

Curiosità e prezzo collezionistico

Vintage scooter LML Star Stella, stile retrò e design italiano, ideale per città e tradizione motociclistica, con dettagli bianchi e rossi, perfetta per appassionati di motori classic.
Image: LML

Negli ambienti di appassionati italiani è diffusa l’idea che la LML Star rappresenti “la Vespa che Piaggio non voleva più”. In mercati esteri la Star è apprezzata come alternativa retrò a basso costo, e alcuni esemplari restaurati raggiungono prezzi notevoli tra collezionisti.

Negli ultimi anni, lo smantellamento degli stabilimenti ha reso più rare le parti, accrescendo il valore degli esemplari in buono stato.

Differenze progettuali rilevanti e compromessi

Scooter vintage LML Star Stella con design classico e sedile beige, perfetta per stile di vita urbano e mobilità sostenibile, ispirata alla Vespa anni '50.
Image: LML

La domanda è lecita: che differenza c’è tra la Vespa e la Star? Vediamo come stanno le cose.

Specifiche principali a confronto

Prima di entrare nelle differenze, è utile avere un “profilo base” di ciascun modello.

CaratteristicaLML Star (versioni rilevanti)Vespa PX (versione classica)
Tipo / cilindrata2 tempi (nella fase iniziale), poi varianti 4 tempi – es. Star 125 4‑T, Star 150, Star 200Motore 2 tempi, monocilindrico ad aria
Potenza / coppiaEsempio 125 4‑T: ~ 8,2 HP @ 6.250 rpm, coppia ~ 9,8 Nm @ 5.500 rpm. Variante Star 200 4T: ~ 11,7 HP.PX 125/150 classica: intorno a 8–9 HP; ad esempio la PX 150 produce ~ 9 HP nella versione “pre‑catalizzatore”.
Peso a secco / peso vuotoStar 125 4T: circa 110 kg vuoto (versione 125). Star Deluxe 200: ~ 117 kg a secco.PX 150 (versione classica): circa 120 kg.
Telaio / strutturaScocca in acciaio, costruzione tipo “shell” / carrozzeria in lamiera, molto in linea con lo stile Vespa PX .Scocca monoscocca in acciaio, carrozzeria in lamiera, design consolidato da decenni.
SospensioniAnteriore: forcella tipo “balanceless fork” (simile a quelle usate da Vespa / scooter analoghi). Posteriore: monoammortizzatore.Anteriore: forcella “short arm / link” (o derivata) con ammortizzatore idraulico; posteriore: ammortizzatore singolo sulla biella motrice.
Impianto frenanteVersioni 4‑T della Star dotate di freno anteriore a disco (es. disco Ø 200 mm) e freno posteriore a tamburo (Ø 150 mm).Le PX classiche usano freni a tamburo su entrambe le ruote (anteriore e posteriore) ‒ con varianti in alcune versioni speciali con disco anteriore introdotto negli aggiornamenti più recenti.
Pneumatici / ruoteVersione Star 125: anteriore 120/70‑15, posteriore 160/60‑15 (alcune fonti).Vespa PX: ruote da 10″ (anteriore e posteriore), con pneumatici tipici per scooter classici.
Altezza sella / geometriaStar 125: altezza sella circa 820 mm.PX: altezza sella variabile col tempo, ma spesso intorno ai 800–810 mm nelle versioni classiche.
Serbatoio / autonomiaVariante Star 125 : serbatoio ~ 5,5 litri.Vespa PX: serbatoio circa 8 litri totali (di cui una parte in riserva).

Ciclistica e robustezza

La Star riprende il design “classico” delle Vespa, con scocca in lamiera, carrozzeria esteticamente molto simile. Tuttavia, a livello di materiali, finiture e tolleranze produttive, emergono differenze dovute al contesto industriale indiano: alcuni pannelli, saldature o pezzi interni possono avere tolleranze più ampie o margini di scarto maggiori rispetto all’originale italiana. Ciò non toglie che meccanicamente molte parti fossero pensate per essere compatibili (o almeno intercambiabili in parte) con le Vespa PX.

La scelta di adottare un freno a disco anteriore nelle varianti Star 4‑T è una risposta diretta alla necessità di migliorare le prestazioni frenanti in scenari urbani con normative più severe. In confronto, le Vespa PX classiche con tamburi sono più semplici, ma meno performanti in frenata.

Le sospensioni delle Star tendono a essere tarate per strade meno perfette come quelle di molte città indiane. Ciò può tradursi in una maggiore “morbidezza” rispetto alle versioni Vespa tarate per un pubblico europeo, dove asfaltature e manutenzione stradale sono mediamente migliori.

Motore, potenza e consumi

Uno dei punti più distintivi è la transizione che la Star ha dovuto compiere: partendo da versioni 2 tempi (eredità diretta della Vespa PX) verso versioni 4 tempi per rispettare le normative sulle emissioni in mercati esteri. Il motore 4T introduce nuovi elementi (camme, lubrificazione separata, maggior complessità dei sistemi) che implicano perdite meccaniche, peso aggiuntivo, e una curva di potenza diversa.

Per esempio, la Star 125 4T sviluppa circa 8,2 HP a 6.250 rpm e una coppia di circa 9,8 Nm a 5.500 rpm. Invece le versioni 2 tempi originali della Star (basate su tecnologia Vespa PX) avevano potenze simili ma spesso con prestazioni più reattive ai regimi medio‑alti.

La Vespa PX, nella sua configurazione classica, ha un’erogazione semplice, un motore leggero e una risposta diretta ai comandi. Le versioni PX più recenti, specialmente quelle adeguate con catalizzatori, mantengono queste caratteristiche, ma con limiti imposti dalle norme sulle emissioni.

Dal punto di vista dei consumi, le Star 4T promettono una maggiore efficienza nei contesti urbani grazie alla migliore combustione, mentre i 2 tempi risultano più “assetati” e meno controllabili in fase di rilascio, specialmente in ambienti con normative stringenti.

Comfort, ergonomia e usabilità

La scelta di ruote da 15″ (almeno per la Star) in alcune versioni conferisce una guida più stabile a velocità moderate, ma può penalizzare il comportamento nelle manovre strette o in ambienti urbani angusti. Le Vespa PX, con ruote più piccole (10″), vantano agilità in spazi ridotti.

L’altezza sella della Star (820 mm in varianti comuni) è leggermente superiore, rendendo difficile l’accesso per chi ha una statura medio‑bassa. La larghezza della carrozzeria, il posizionamento dei pedali, la vasta struttura lamellare possono rendere la Star meno “snella” nella guida stretta rispetto alla PX.

In termini di freno, il disco anteriore della Star offre un vantaggio tangibile in frenate rapide o situazioni di emergenza, mentre il freno a tamburo della PX è più modesto ma sufficiente per un uso tranquillo in città.

Normative, emissioni e adattamenti

Una differenza determinante è l’effetto delle normative ambientali. La PX, nata in un periodo con norme meno restrittive, ha avuto bisogno di aggiornamenti per restare in regola (catalizzatori, adattamenti). Quando le normative Euro 4 sono diventate obbligatorie, la produzione della PX è stata sospesa, perché non era economicamente sostenibile aggiornare la meccanica storica.

LML, per continuare l’esportazione verso l’Europa, ha sviluppato versioni Star già conformi, passando (appunto) dal 2T al 4T in certi mercati, introducendo freni a disco, adattamenti carburatori e altri componenti compatibili con le/regole ambientali. Questo sforzo ha imposto costi e complicazioni tecniche maggiori.

Durabilità, reperibilità ricambi e manutenzione

Uno degli aspetti critici per chi possiede una Star oggi è la reperibilità dei ricambi. Poiché LML ha cessato la produzione, molti componenti originali sono rari o fuori produzione. Alcuni ricambisti europei importano parti compatibili con la Vespa PX (data l’intercompatibilità parziale), ma non sempre con identica qualità o materiali.

La Vespa PX, grazie alla sua lunga storia e al forte seguito, possiede una ricca rete di ricambistica, aftermarket e manuali tecnici, fattore che favorisce la manutenzione, il restauro e l’esperienza “do‑it‑yourself”.

La robustezza nel tempo dipende anche dalla qualità della saldatura, della finitura dei cuscinetti, dei materiali interni. In modelli Star ben tenuti è possibile ottenere una vita utile notevole, ma le tolleranze meno strette e la variabilità industriale possono richiedere controlli più frequenti rispetto a una PX ben mantenuta.

Punti di forza e limiti

Scooter LML Star Stella color verde menta, design rétro, motore elettrico, stile anni 50, veicolo classico, mobilità urbana, veicolo eco-friendly, modello iconico, mobilità sostenibile.
Image: LML

La LML Star offre quasi tutto ciò che rendeva celebre la Vespa PX — estetica classica, struttura in lamiera, spirito meccanico semplice — aggiungendo modernizzazioni strategiche. Perdendo qualcosa in reattività, leggerezza e purezza della meccanica due tempi, guadagna in adattabilità e possibilità di viaggiare legalmente nei mercati europei.

La Vespa PX, invece, rimane un punto di riferimento per chi ama un meccanismo vintage puro, una guida diretta e facilità di manutenzione grazie alla storica rete di ricambi. Ma paga lo scotto di avere una piattaforma che non sempre si presta facilmente all’adeguamento alle norme in evoluzione.

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