Ho giocato a Hotwheels Unleashed con il camper di Barbie e altre icone della pop culture

La recensione del coloratissimo Hotwheels Unleashed incluso nel PC/Xbox Game Pass giocato col camper di Barbie

Un classico: ho fatto ordine in cantina e mi sono imbattuto nelle mie vecchie Hotwheels, le coloratissime macchinine di Mattel che spopolavano quando ero piccolo.

Le Hotwheels erano per me delle sorprese gradite. Di solito le trovavo il sabato arrivando a casa da scuola, visto che in Romagna ci si va in quel giorno anche alle elementari (sono strani a Rimini)

In realtà avevo anche la pista delle Hotwheels, ma non l’ho trovata e non ricordo se l’avevo data via (sacrilegio) o se è ben nascosta. Comunque piacciono tanto perché estrose, e di tutti i tipi.

Volevo certificarvi che si tratta davvero di Hotwheels, come dimostra il logo mai dimenticato sotto

Così, mi sono ricordato che non ho ancora giocato a Hotwheels Unleashed, uscito a fine 2021 e da qualche tempo incluso nel Game Pass di Xbox e PC.

Fan di Play Station non odiatemi, ma ancora il Game Pass di Microsoft è inarrivabile per quantità e qualità dei giochi presenti

Non è ovviamente il primo videogame: ricordo che giocavo a un titolo del genere anche su Game Boy Advanced. Comunque, è proprio come te lo aspetti, coloratissimo e spensierato, con gare di velocità, contro il tempo o multiplayer.

La schermata di avvio. Non è il gioco più pesante, ma comunque richiede un buon comparto grafico. Su Surface Laptop Studio con Nvidia RTX 5050i gira molto fluido

Al primo avvio si sbloccano già diversi modellini, più di 20 tra cui scegliere divisi in auto potenti, camion bizzarri, monster trucks e collezioni dedicate. La prima gara l’ho fatta con una classica Hot Wheels, ma “così son bravi tutti”.

Una delle “classiche” Hotwheels anni 2000. Dai graffi si vede che non sono particolarmente in grado a giocare solo con la tastiera…

Perciò, mi sono messo seriamente a vedere tra i modellini disponibili. Stupisce che sono realmente rappresentati come macchinine, con anche la polvere della vernice in vista.

Ammetto che ho scelto l’auto di Robin (a destra) per una o due gare, così per senso di appartenenza

La scelta è ardua: ci sono le auto dei DC Comics, quella di Superman, Batman o Robin per esempio. E poi quelle ispirate ai Looney Tunes, con Bugs Bunny e Duffy Duck, i miei cartoni preferiti da bambino.

Dai ma quanto sono belle le Hotwheels dei Looney Tunes? Quella di Bugs Bunny la potrei persino definire elegante…

Quando ho visto il camper di Barbie, però, ho riso molo. Rosa spinto, logo ben visibile, e totale assenza di aerodinamica. Perfetto per divertirmi di più in questo gioco.

Eccolo il camper di barbie, in rosa con alcuni spunti azzurri e messo tra due auto decisamente più maschili. Ma a me piace essere masochista, e del resto con una 500 elettrica Rosegold sono arrivato fino a Oslo

La mia scelta non poteva essere peggiore: i dati dichiarati vedono questo camper con pochissima velocità, scarsa accelerazione. E alla guida in derapata è facile che si ribalti.

L’ho detto che con questo camper ci si ribalta facile, ma guardate che grafica!

Il gioco comunque è proprio bello: le Hotwheels sono a grandezza naturale, ma ci si mette un po’ a capire che stiamo correndo su delle piste e che se visti dal vero saremmo minuscoli. Graficamente, poi, ottima la resa dei colori e l’estetica.

Non è facile vincere con questo camper, infatti è capitato spesso che arrivassi terzo. Ma tant’è, per progredire basta essere sul podio

Il gioco ha una storia principale, la “City Rumble” dove fare progressi e dove sfidare i vari boss, raggiungibili vincendo in gare di velocità o gare contro il tempo, per circa 8 o 10 ore. Non è però così facile come sembra.

La mappa del City Rumble si ispira al gioco dell’oca, e ha diverse zone che comunque non bastano a non rendere il titolo abbastanza ripetitivo

È il classico gioco puramente Arcade per chi si vuole svagare, non punta alla simulazione come altri titoli, ma nemmeno a scimmiottare Mario Kart. Ha lo spirito Hotwheels, diverte e ti tiene incollato il giusto.

A pensarci bene, è molto realistico: le Hotwheels vere si mandano su piste piene di giravolte e ostacoli, e spesso finiscono fuori rompendosi, ai limiti della fisica. Come accade nel gioco

Alla fine è stato divertente giocare con le due “punte di diamante” di Mattel, ovvero le Hotwheels ma senza dimenticare Barbie. Ma a un certo punto mi sono imbattuto nel furgoncino di Scooby Doo.

Ditemi se non è semplicemente meraviglioso. Ma non ditemi se non avete mai visto Scooby Doo che mi farebbe sentire vecchio

E niente, sempre nell’ottica di divertirmi mandando a quel paese supercar e aerodinamica, è diventato il mio secondo mezzo preferito. Ma ci ho messo non so quanti giri a superare con lui la prima gara contro il tempo!

Ultima chicca: c’è la modalità Track Builder, per costruire delle piste personalizzate. Così l’effetto nostalgia è definitivamente completo!

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