Polizia insegue bimbo di 10 anni che guida un SUV in autostrada: voleva andare dalla mamma

Redazione
07/06/2023

Un bambino di 10 anni ha guidato un SUV rubato in autostrada, sperando di andare a trovare la mamma in un’altra città. La polizia ha pubblicato un video, della durata di soli 31 secondi, che proviene dalla telecamera del cruscotto di un veicolo di pattuglia, e che mostra come si è concluso l’inseguimento

Mostra una Buick Encore, versione americana della prima generazione di Opel Mokka, con le luci di emergenza lampeggianti, che attraversa tre corsie di un’autostrada. Il SUV decelera mentre sbanda, finendo per fermarsi contro un guardrail. Il filmato termina proprio mentre il bambino apre una portiera e scende, per evitare di rivelarne la sua identità.

La storia inizia quando la polizia locale riceve la segnalazione sistema del sistema antifurto OnStar montato sul SUV. Il sistema riusciva a trasmettere la posizione del veicolo che stava viaggiando ad alta velocità. Nel frattempo diversi automobilisti chiamavano il 911 per avvisare di un bambino che guidava un’auto in autostrada.

Gli agenti riuscivano quindi a trovare ed inseguire il SUV. Ma nonostante le luci e le sirene d’emergenza fossero attivate, il piccolo le ignorava continuato a guidare. Il sistema OnStar ha quindi disattivato il veicolo, che si è fermato lentamente e si è quasi appoggiato ad un guardrail. L’impatto a bassissima velocità ha causato solo piccoli danni al veicolo.

Quando la Encore si è fermata, il bambino è uscito ed è scappato in un bosco vicino. I poliziotti lo hanno inseguito e raggiunto poco dopo. Il motivo della fuga? Il bimbo ha detto alla polizia di aver preso l’auto della madre nella speranza di andare a trovarla a Detroit. A quanto pare,  era ospitato da alcuni parenti.

Il bambino è ora accusato di aver guidato illegalmente un veicolo a motore, di essere fuggito, di non avere rispettato lo stop della polizia e di aver aggredito, resistito o ostacolato la polizia. Sappiamo che l’udienza preliminare del caso è prevista per il prossimo 26 giugno.

Una storia che ci lascia un po’ con l’amaro in bocca, visto che da quanto riportano le cronache locali, in Michigan i minori di 14 anni possono essere imputabili. Speriamo che la sua situazione volga in favore del bimbo, in modo che possa essere inserito in un percorso di rieducazione al rispetto della legge e della sicurezza stradale. Il suo comportamento, che sicuramente può apparire come commovente, ha messo però in pericolo la sua vita così come quella degli altri utenti della strada.

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