Il settore dei viaggi aerei è caratterizzato da una notevole complessità e da numerosi equivoci, in particolare per quanto riguarda la prenotazione dei voli al prezzo più conveniente possibile. Uno dei miti più diffusi e persistenti è quello che suggerisce che navigare in modalità incognito durante la ricerca di voli possa condurre a tariffe più vantaggiose.
Questa convinzione si fonda sull’idea che le compagnie aeree usino i cookies per monitorare le ricerche dei voli e alzare i prezzi quando percepiscono un elevato interesse da parte dell’utente. Tuttavia, recenti studi e testimonianze di esperti del settore hanno categoricamente smentito questa teoria.
Secondo le ultime ricerche, la modalità incognito non influisce sui prezzi dei biglietti aerei, così come i comportamenti di ricerca individuali non hanno alcun impatto sulle dinamiche di prezzo. Questo mito sembra originarsi dalla deregolamentazione del settore aereo nel 1978, che ha introdotto una maggiore competizione e prezzi dinamici, rendendo i prezzi dei voli estremamente volatili.

Il mito è alimentato ulteriormente dalla naturale inclinazione umana a cercare un capro espiatorio quando le situazioni diventano difficili o sembrano ingiuste, come nel caso dei prezzi dei biglietti aerei, che appaiono spesso arbitrari e elevati. La realtà, tuttavia, è che i prezzi sono determinati da algoritmi complessi che considerano numerosi fattori, escludendo le abitudini di ricerca del singolo.
C’è poi da dire che uno studio di Consumer Reports ha evidenziato che l’utilizzo della modalità incognito ha generato biglietti più economici solo nel 7% dei casi, mentre in altre circostanze ha portato a prezzi più alti o identici a quelli normali. Di conseguenza, non vi è una prova concreta che l’uso dei cookie da parte delle compagnie aeree influenzi significativamente i prezzi. Anzi, in alcuni casi, i cookie possono addirittura facilitare l’accesso a offerte migliori.
Gli esperti consigliano di iniziare la ricerca con ampio anticipo e di monitorare l’evoluzione dei prezzi per alcuni giorni, indipendentemente dalla modalità di navigazione utilizzata. Sicuramente in questo modo, si potrà almeno evitare di finire in overbooking.