Genera quasi 2 milioni di dollari di voucher di volo e li vende: ecco come ha fatto il dipendete infedele della compagnia aerea

Claudio Ferrari
08/06/2023

Genera quasi 2 milioni di dollari di voucher di volo e li vende: ecco come ha fatto il dipendete infedele della compagnia aerea

Non c’è pace per Southwest, che dopo il tracollo della rete informatica degli scorsi mesi, ha scoperto un dipendente infedele che avrebbe generato voucher “falsi” per un valore di quasi due milioni di dollari in soli quattro mesi. Le persone indagate al momento sono due, entrambe accusate di frode telematica.

L’impiegato infedele aveva trovato il modo di generare voucher destinati ai clienti della linea aerea americana, utilizzando nomi falsi per poi venderli a prezzi scontati rispetto al loro valore reale.

Come accennato, l’uomo è ora accusato di 12 capi d’imputazione per frode telematica, ognuno dei quali è punibile con un massimo di 20 anni di prigione. La persona che comprava in gran parte questi vouchers è stata accusata invece di “soli” quattro capi d’imputazione per frode telematica.

Sappiamo che dal novembre 2018 fino a giugno 2022, l’uomo ha lavorato presso il servizio clienti Southwest dell’aeroporto di Chicago Midway (MDW). Sembra che i primi tre anni siano passati tranquilli, finché qualcosa è cambiato. Avidità o bisogno di soldi per motivi che non conosciamo, fatto sta che tra febbraio e giugno 2022, avrebbe creato e venduto voucher di viaggio del valore di 1.875.900 dollari.

Come è stato possibile? Gli impiegati di Southwest hanno la facoltà di emettere dei vouchers di viaggio noti come “Southwest LUV vouchers”, che vengono di solito rilasciati come “rimborso” quando i passeggeri dimostrano di aver avuto un’esperienza di viaggio negativa.

Ecco allora che il dipendente avrebbe utilizzato nomi falsi per generare questi voucher, ovviamente senza che Southwest sospettasse nulla. Successivamente, li avrebbe venduti al complice e ad altre persone ad un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato, in cambio di denaro contante. Non è noto esattamente di quanto fosse inferiore il prezzo a cui vendeva questi voucher rispetto al valore di mercato, né l’ammontare del contante generato. I 12 capi d’imputazione per frode telematica si riferiscono a 12 casi nei quali è stato inviato denaro in relazione a voucher del valore compreso tra 200 e 500 dollari ciascuno.

Proviamo ora a fare po’ di calcoli: sappiamo questa frode sarebbe avvenuta in un periodo di circa quattro mesi, da febbraio a giugno 2022. Se è vera la cifra di 1.875.900 dollari in voucher generati in 120 giorni, si otterrebbero circa 15.600 dollari di voucher al giorno.

Calcolando una settimana di sette giorni, si tratta di circa 78 voucher da 200 dollari al giorno o 31 voucher da 500 dollari al giorno. Un numero destinato sicuramente ad aumentare considerando appunto che non si lavora per sette giorni consecutivi.

Il calcolo, ci serve solo per verificare una media giornaliera estremamente alta di voucher generati da una sola persona. Potrebbe essere questo il motivo per il quale la frode è stata scoperta? Probabile, anche se, come detto, il sistema informatico di Southwest non è tra i più moderni. Ecco allora che è possibile che qualcuno abbia parlato, oppure che il comportamento dell’uomo sia risultato sospetto: quante ore al giorno passava generando voucher?

Il caso è al vaglio degli inquirenti, con i due uomini in stato di arresto, ma non sono esclusi colpi di scena.

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