Autostrade: dal 2026 arrivano i rimborsi per ritardi e cantieri. Ecco come funzionano le nuove regole

Dal 2026 entreranno in vigore rimborsi per ritardi e lavori sulle autostrade italiane. L’Autorità dei trasporti introduce soglie precise, percentuali e una piattaforma unica per gestire richieste e informazioni.

A35 Brebemi Autostrada

Dal 2026 entrerà in vigore un sistema nazionale di rimborsi per ritardi legati a blocchi del traffico e cantieri autostradali. Le nuove regole, introdotte dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), prevedono soglie precise, una piattaforma unica e criteri differenziati in base alla durata del percorso e dell’interruzione.

Rimborsi autostradali dal 2026: cosa cambia davvero

Le nuove disposizioni modificheranno il rapporto tra utenti e concessionari. I rimborsi diventeranno accessibili in casi finora esclusi, creando un sistema più coerente tra pedaggio pagato e servizio ricevuto.

Il meccanismo è articolato e calibrato per mantenere equilibrio tra tutela degli automobilisti e sostenibilità operativa dei gestori.

Quando inizieranno i rimborsi

Il programma definito da ART prevede due fasi:

  • 1° giugno 2026: rimborsi attivi per ritardi e cantieri su tratte gestite dallo stesso concessionario.
  • 1° dicembre 2026: estensione ai percorsi che attraversano più gestori.

Una fase di osservazione fino al 31 dicembre 2027 consentirà all’Autorità di valutare l’efficacia del sistema e introdurre eventuali modifiche.

Soglie di ritardo per ottenere il rimborso

La maturazione del rimborso dipende dalla lunghezza del tragitto. ART ha definito criteri progressivi per distinguere i casi più brevi da quelli più estesi:

  • Sotto i 30 km: rimborso automatico senza soglia minima.
  • 30–50 km: rimborso oltre 10 minuti di ritardo.
  • Oltre 50 km: rimborso oltre 15 minuti di ritardo.

Abbonati e pendolari avranno le stesse condizioni degli utenti occasionali, con la possibilità di interrompere l’abbonamento se i lavori incidono sulla regolarità del percorso quotidiano.

Casi esclusi dai rimborsi

Il sistema non copre tutte le tipologie di intervento. Restano fuori:

  • cantieri attivati per condizioni meteo avverse, incidenti o eventi eccezionali;
  • attività di soccorso o ripristino urgenti;
  • cantieri mobili, nella fase iniziale;
  • rimborsi inferiori a 10 centesimi (erogazione solo al raggiungimento di 1 euro cumulato).

Rimborsi in caso di traffico bloccato: le nuove percentuali

Quando il ritardo deriva da un blocco del traffico e non da un cantiere programmato, ART applica un criterio basato sulla durata dell’interruzione:

  • 60–119 minuti: rimborso del 50% del pedaggio.
  • 120–179 minuti: rimborso del 75%.
  • Oltre 180 minuti: rimborso del 100%.

L’app nazionale per monitorare traffico e rimborsi

Il nuovo sistema sarà gestito anche tramite una piattaforma digitale unica per tutti i concessionari. L’app permetterà di:

  • controllare traffico e lavori in corso;
  • inoltrare richiesta di rimborso;
  • verificare lo stato della procedura;
  • consultare eventuali riduzioni di pedaggio già applicate.

Chi preferisce canali tradizionali potrà utilizzare numeri verdi e portali web dei gestori.

Chi coprirà i costi dei rimborsi

ART ha definito regole separate per cantieri programmati e interruzioni dovute a cause esterne.

Rimborsi per cantieri programmati

Per le nuove concessioni non sarà possibile recuperare i costi tramite pedaggi. Per quelle già attive è previsto un periodo di transizione:

  • 2026–2027: recupero totale dei costi ammesso.
  • 2028: recupero fino al 75%.
  • 2029: recupero fino al 50%.
  • 2030: recupero fino al 25%.

Blocco del traffico per cause esterne

In presenza di eventi straordinari documentati dal gestore, il rimborso potrà essere compensato via pedaggio.

Tabelle riepilogative dei rimborsi autostradali dal 2026

Soglie di ritardo in base alla lunghezza del percorso

PercorsoRitardo richiestoDiritto al rimborso
Sotto 30 kmNon previsto
30–50 kmOltre 10 minuti
Oltre 50 kmOltre 15 minuti

Rimborsi in caso di blocco del traffico

Durata del bloccoPercentuale di rimborso
60–119 minuti50%
120–179 minuti75%
Oltre 180 minuti100%

Possibilità di recupero dei costi da parte dei concessionari

AnnoRecupero consentito
2026100%
2027100%
202875%
202950%
203025%
Da quando potrò ottenere un rimborso?

Dal 1° giugno 2026 per tratte con un solo gestore; dal 1° dicembre 2026 per tratte con più concessionari.

Serve fare domanda o il rimborso sarà automatico?

Il sistema prevede meccanismi automatici in alcuni casi, mentre in altri servirà utilizzare l’app nazionale o i portali dei gestori.

Quali ritardi danno diritto al rimborso?

Dipende dalla lunghezza del percorso: sotto i 30 km sempre, oltre i 30 km con soglie di 10 o 15 minuti.

I blocchi del traffico sono trattati allo stesso modo dei cantieri?

No. Nei blocchi si applicano percentuali basate sulla durata dell’interruzione, fino al rimborso totale oltre le tre ore.

Chi sostiene il costo dei rimborsi?

Per le nuove concessioni non è ammesso recupero tramite pedaggi; per le concessioni in corso esiste una fase transitoria disciplinata da ART.

Fonti: ART. Aggiornato il: 3 Dicembre 2025

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