Auto cinesi prodotte in Italia: potrebbe essere un affare per tutti

Robin Grant
19/02/2024

Auto cinesi prodotte in Italia: potrebbe essere un affare per tutti
Image: Leapmotor

Stellantis potrebbe destinare Mirafiori alla produzione di veicoli elettrici economici Leapmotor, ridando slancio al polo produttivo piemontese. L’Italia, con le sue competenze e impianti, è pronta per l’elettrico e attrae l’interesse dei cinesi.

Sul futuro della produzione automobilistica italiana si sta discutendo tanto ultimamente. Eppure, se sta apparentemente diventando poco conveniente per i marchi europei, potrebbe invece “far gola” ai cinesi.

Del resto, la stessa Stellantis, che sembra voler dirottare altrove la produzione Fiat, Lancia e Alfa Romeo, potrebbe vedere Mirafiori adatta alla produzione di veicoli elettrici economici Leapmotor non destinati alla Cina, ridando slancio al polo produttivo piemontese.

Il destino di Mirafiori

Come riporta Automotive News Europe, lo stesso Tavares, pur non confermando nulla, potrebbe destinare Mirafiori alla produzione Leapmotor, “se avrà senso da un punto di vista economico“. Come ricordato qui, Stellantis ha acquisito circa il 21% di Leapmotor nell’autunno 2023, con una spesa di 1,5 miliardi di euro, per dare vita a una joint-venture di diritto olandese di cui possiede il 51% del capitale e i diritti esclusivi di esportazione, vendita e produzione Leapmotor fuori dalla Cina, sfruttandone le tecnologie.

Leapmotor C01

Del resto, competenze e impianti ci sono, anche in elettrico: è a Mirafiori che si produce la 500 elettrica attuale, destinata ad andare in pensione nel 2026. La sua erede sorgerà sulla piattaforma STLA Small di Stellantis, e sarà molto probabilmente assemblata fuori dall’Italia, in altri paesi europei.

A fine marzo 2024, inoltre, cesserà la produzione della Maserati Levante, la cui erede sarà prodotta a Cassino. Tempi che coincidono con l’inizio della produzione di Leapmotor europee, tra il 2026 e il 2027.

SUV più veloci
Image: Maserati

Per Mirafiori si tratterebbe sì di passare da veicoli premium o di lusso a veicoli economici, ma anche a volumi di produzione importanti: fino a 150.000 unità l’anno. E questo tra l’altro confermerebbe il valore produttivo italiano, capace di assemblare veicoli di buona qualità e con un buon know-how, permettendo quella economicità ricercata per i veicoli elettrici, anche se ancora non è chiaro che cosa si intenda per elettriche economiche da parte di Stellantis.

Esperimento FAW da dimenticare

Non è la prima volta che i cinesi si rivolgono all’Italia. C’è anche un esempio, non positivo e non andato a buon fine, che viene da FAW: doveva infatti nascere Silk-Faw, join venture cinese-americana che aveva scelto l’Emilia per produrre la sua hypercar elettrica, la Silk-Faw S9, che avevamo anche visto in forma prototipale a Milano.

Silk Faw S9

L’idea di Faw era quella di realizzare un futuristico nuovo polo produttivo a Gavasso (RE), ma nonostante le grandi promesse tutto ciò non è stato mai realizzato. Le ultime notizie risalgono a dicembre 2023, quando è emerso che il sito ufficiale era sparito, seguito all’annuncio della rinuncia all’accordo con la regione.

Tuttavia, dall’azienda dicono che stanno cercando di ricominciare da capo. In ogni caso, nonostante queste problematiche poco chiare, l’idea di produrre in Italia è un segno di riconoscimento della qualità produttiva del nostro Paese, già ampiamente pronto anche all’elettrico specie per determinate categorie di auto.

Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:

• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Flipboard e su Google News: attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite!

Copyright Image: Sinergon LTD