Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno cambiando il modo in cui produciamo e consumiamo energia. Ma il loro impatto non si limita all’ambiente: partecipare a una CER può ridurre in modo concreto il costo della ricarica dell’auto elettrica, rendendo la mobilità sostenibile più accessibile a tutti.
Come funzionano le CER?
Una CER è un gruppo di soggetti – cittadini, imprese, enti locali o associazioni – che decidono di produrre e condividere energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici o eolici.
Chi fa parte della comunità può consumare direttamente l’energia prodotta, senza passare dalla rete tradizionale, oppure scambiarla con altri membri, ottenendo benefici economici e ambientali.
Vantaggi per chi guida un’auto elettrica
Ricaricare un’auto elettrica in casa utilizzando l’energia condivisa da una CER può azzerare o ridurre drasticamente il costo del “pieno”, specialmente se l’energia proviene da un impianto fotovoltaico collettivo. A differenza della ricarica pubblica, spesso più costosa, quella domestica tramite CER è più sostenibile e conveniente.
Inoltre, la gestione locale e trasparente dell’energia favorisce la diffusione di infrastrutture di ricarica condivise nei quartieri o nei piccoli comuni. Un modo intelligente per superare le barriere all’acquisto di veicoli elettrici, soprattutto nei territori meno serviti.
Come partecipare a una CER?
Grazie al progetto Consumatori Illuminati, coordinato da Federconsumatori con NeXt e Adusbef, è ora più facile creare o aderire a una CER. È stato pubblicato un Manuale per CER a Impatto Sociale, che guida passo passo nella costituzione di una comunità: dalla scelta della forma giuridica agli incentivi disponibili, fino alla valutazione dei benefici sociali e ambientali.
Lo strumento è accessibile gratuitamente sul sito nexteconomia.org e sarà diffuso anche attraverso gli sportelli di Federconsumatori e Adusbef in tutta Italia.
Un’opportunità concreta per risparmiare
Oltre ai vantaggi ambientali, partecipare a una CER può portare un risparmio reale sulla bolletta e sui costi di ricarica dell’auto. È un modello che democratizza l’energia, rendendo i cittadini protagonisti della transizione ecologica.
Ad oggi, in Italia sono già attive oltre 240 comunità energetiche, e con il supporto del nuovo manuale e delle iniziative locali, si punta a un’espansione capillare nei prossimi anni.
Un passo verso una mobilità inclusiva
Come sottolinea Luca Raffaele di NeXt, le CER sono laboratori di cittadinanza attiva, capaci di coinvolgere anche i soggetti più fragili in un progetto condiviso di sostenibilità. E, come ricorda Michele Carrus di Federconsumatori, rappresentano una risposta concreta alla crisi energetica, lontana da scorciatoie come il nucleare.
Il futuro dell’auto elettrica passa anche da qui: dalle comunità locali che producono energia pulita e la condividono, abbattendo i costi e rendendo la mobilità elettrica un bene comune.
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