La Ford Kuga della polizia americana è bellissima!

Wow, quanta cattiveria!

Non, è ancora realtà ma la Ford Kuga della polizia americana ha un aspetto che incute davvero timore. Si, è solo un rendering di Nikita Aksyonov che dopo aver provato con l’Alfa Tonale, ha immaginato l’aspetto di un’auto della polizia. D’altra parte, con le recenti prese di posizione proprio di Ford nei confronti delle questioni razziali e polizia, non poteva che essere una suggestione di un designer esterno all’azienda.

Veniamo allora a questa Kuga. Il compito di Aksyonov è stato facilitato dalle forme, che ben si prestano ad un uso da parte delle forze dell’ordine. In particolare nella versione Ford Kuga della polizia, oltre al fascio di led rossi, bianchi e blu sul tetto, trova posto il classico faro sul montante del parabrezza. Sempre per quanto riguarda le luci, altri led rossi, bianchi e blu sono posizionati sulla griglia anteriore e posteriormente ai lati del portellone.

ford kuga polizia

Non ci sono ovviamente particolari degli interni, ed è un peccato, perché ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa in merito alle misure di sicurezza.

ford kuga polizia

Ricordiamo allora che per quanto riguarda la versione “civile” disponibile in Italia, Ford Kuga è stata completamente rinnovata nel design esterno ed interno. E’ offerta ed equipaggiata da una gamma completa di propulsori ibridi e da tecnologie innovative di assistenza alla guida.

Si tratta del modello Ford più elettrificato di sempre, ed è disponibile nell’elegante declinazione Titanium, nella sportiva ST-Line e nell’esclusiva Vignale. Come ormai da tradizione offre una gamma avanzata di propulsori ibridi per un’efficienza senza precedenti per un SUV dell’Ovale Blu.

Ford Kuga PHEV: come funziona l’ibrido di Ford

La gamma completa comprende le versioni Ford Kuga Plug-In Hybrid, Kuga EcoBlue Hybrid (Mild-Hybrid) e Kuga Hybrid, oltre al diesel Ford Ecoblue da 2.0 litri e da 1.5 litri, ai motori EcoBoost da 1.5 litri e una nuova trasmissione automatica intelligente a otto rapporti.

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