Google può impedire che l’aria inquinata raggiunga i conducenti

Robin Grant
04/10/2023

Google può impedire che l’aria inquinata raggiunga i conducenti

Google sta implementando una nuova funzione sui suoi servizi, anche per le auto, per contrastare le emissioni. Anziché cimentarsi nella produzione di auto elettriche, ha depositato un brevetto dal nome “Opzioni reattive all’inquinamento atmosferico“, che servirà a indicare a ogni conducente la quantità di inquinamento atmosferico a cui andrà esposto in un determinato luogo, con anche indicazioni e suggerimenti per azioni volti a ridurlo.

Come riporta Autoevolution, Big G riconosce che l’inquinamento atmosferico è tra le principali minacce per l’ambiente, e dichiara che il suo sistema punta ad aiutare, almeno in parte, a riconoscere e potenzialmente evitare di subirne le conseguenze.

Google sa esattamente dove vai

Il colosso di Redmond ha spiegato che il sistema deve ottenere una patch di guida di un veicolo, quindi l’utente deve inserire un indirizzo su Google Maps per fargli sapere dove si intende andare, dati sui quali Google può basarsi per cercare informazioni sull’inquinamento atmosferico lungo il percorso.

google maps

Un passaggio relativamente semplice, perché Google può sfruttare il suo enorme database e connettersi a servizi online che forniscano dati sulla qualità dell’aria e analizzare i dati storici per determinare se il conducente sarà esposto all’inquinamento atmosferico, e quanto.

Nel caso il percorso passasse o portasse in una regione inquinata, Google Maps richiederà dati aggiuntivi sfruttando i suoi server e l’ETA. Così facendo, e stimando anche l’orario di arrivo, l’azienda sarà in grado di prevedere se l’aria sarà più o meno pulita quando si arriva all’indirizzo scelto. Google, comunque, cerca di generare previsioni simili per tutto il percorso, per sapere quando e dove è possibile incontrare aria inquinata.

Come prevenire

Sfruttando questi dati, Google proverà anche a fornire delle azioni di prevenzione. Per esempio, suggerendo di chiudere i finestrini quando ci si avvicina a un luogo in cui si prevede che i livelli di inquinamento atmosferico superino la soglia definita, per evitare che l’aria sporca entri nell’auto e attivando le funzioni di controllo del clima e di ricircolo dell’aria, di cui sono dotate molte auto moderne.

inquinamento traffico smog

Se invece l’auto è già entrata in un’area con aria inquinata, il sistema di Google ha la possibilità di attivare i depuratori d’aria interni, se presenti nell’abitacolo, monitorando la qualità della cabina in base a sensori interni e mantenere il purificatore d’aria abilitato finché la soglia di inquinamento non torna sotto la soglia stabilita.

Oppure, il sistema può suggerire un percorso di navigazione in aree meno inquinate, con alternativa magari più lunghe, come già fa ora quando propone percorsi su Maps a emissioni di CO2 ridotte.

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