Hyundai Ioniq 5 2025

Hyundai, stop ai lavori nella fabbrica di batterie negli USA. I lavoratori tornano in Corea.

Il fermo di 475 operai costringe Hyundai a rinviare di mesi il progetto da 12,6 miliardi di dollari con LG

Hyundai ha sospeso i lavori del nuovo impianto di batterie in Georgia dopo il blitz condotto dalla ICE il 4 settembre. Gli agenti federali hanno fermato 475 operai. Un aereo charter è pronto ad Atlanta per riportarli in Corea del Sud.

Il CEO José Muñoz ha confermato che il progetto subirà un ritardo di almeno due o tre mesi. “Serve tempo per sostituire il personale. Molti non si trovano negli Stati Uniti” ha dichiarato.

Il sito è gestito da Hyundai insieme a LG Energy Solutions e dovrebbe fornire batterie al vicino Hyundai Motor Group Metaplant America. L’area copre 1250 ettari, con stabilimenti di assemblaggio e altri impianti dedicati.

La vicenda ha già sollevato proteste da Seul. Il portavoce del ministero degli Esteri, Lee Jae-woong, ha chiesto che le imprese sudcoreane e i loro dipendenti non siano penalizzati.

Il blitz è avvenuto pochi giorni dopo l’incontro alla Casa Bianca tra il presidente sudcoreano Lee Jae Myung e Donald Trump. In quell’occasione era stato annunciato un piano di investimenti da 150 miliardi di dollari negli Stati Uniti.

Le immagini dei lavoratori ammanettati hanno acceso polemiche in Corea del Sud. Il caso rischia di avere effetti economici più ampi. Il cantiere Hyundai-LG è infatti uno dei 20 progetti coreani in corso negli Stati Uniti. Alcuni hanno già subito interruzioni, altri temono controlli simili.

Hyundai ha promesso 12,6 miliardi di dollari di investimenti nello Stato e 8.500 posti di lavoro diretti. Secondo un report del Center for Automotive Research l’impatto complessivo includerebbe altri 50.000 posti nell’indotto.

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