Mascherine e gomitiere per truccare l’esame della patente: denunciati in tre

Redazione
14/12/2020

Mascherine e gomitiere per truccare l’esame della patente: denunciati in tre

Sistema ingegnoso quello utilizzato tra tre extracomunitari per passare l’esame della patente di guida a Brescia. Venivano infatti utilizzate le mascherine di protezione anti coronavirus per nascondere una microcamera. La microcamera era posizionata tra due mascherine, in modo che potesse avere una posizione stabile. Le immagini catturate erano ovviamente le domande, che venivano ricevute all’esterno a persone in grado di suggerire le risposte.

Da notare che si  tratta di un sistema nato come “risposta” all’obbligo di indossare una pettorina usa e getta, proprio per evitare questi fenomeni. In passato infatti la tecnica dei truffatori prevedeva il posizionamento della microcamera all’altezza del petto. Dopo diverse denunce, si era arrivati alla soluzione della pettorina.

Le immagini vengono inviate all’esterno tramite smartwatch o smartphone nascosto all’interno di gomitiere in modo che le attrezzature elettroniche rimangano a contatto della pelle e risultino invisibili all’esterno sopratutto in inverno quando si indossano camice e felpe. Ovviamente il suggeritore è in grado di comunicare dall’esterno le risposte, e questo avviene tramite auricolari occultati o tramite gli stessi smartwatch. Fortunatamente la truffa non è perfetta, perché sia per inviare le immagini sia per ricevere la risposta, i candidati assumono posizioni non compatibili con quelle dello svolgimento dell’esame, venendo scoperti.

A quanto pare  chi organizza la truffa guadagna dai 500 ai 5.000 € a seconda del tipo di patente, mentre dall’altra parte ci sarebbero extracomunitari già respinti, anche a causa della scarsa conoscenza dell’italiano. Quindi il rischio è di avere al volante di auto e mezzi pesanti persone che non sono sufficientemente in grado di parlare la nostra lingua, e che sono pericolosi alla guida perché non hanno studiato per conseguire la patente.

Durante il 2020 sono stati denunciati 31 extracomunitari ed un italiano, nonostante gli uffici siano stati chiusi per l’emergenza coronavirus, un numero che conferma i dati del 2019 quando erano state denunciate 46 persone.

 

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