Mercato Auto Maggio 2020: -50% per il Governo l’auto non esiste più.

Gianluca Pezzi
02/06/2020

Mercato Auto Maggio 2020: -50% per il Governo l’auto non esiste più.

Il mercato auto a Maggio 2020 non riesce a riprendersi dai danni causati dall’emergenza coronavirus, e anche con la riapertura dei concessionari, si registra un altro crollo con un -50%  rispetto allo stesso periodo del 2019.

Più precisamente nel mercato auto a Maggio 2020 diminuiscono del 49,6% le immatricolazioni di autovetture. Si tratta di 99.711 unità rispetto alle 197.881 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di circa 98.000 unità.

Nel cumulato Gennaio-Maggio le immatricolazioni in meno diventano quindi quasi 460.000, da 910.872 a 451.366 unità, un tracollo del 50,4%. Ma il peggio deve ancora arrivare. Secondo Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, le immatricolazioni di Maggio sono per la maggior parte consegne di ordini sottoscritti prima dell’inizio dell’emergenza. Il sistema della distribuzione auto resta attanagliato da una grave crisi di liquidità, appesantito da centinaia di migliaia di veicoli fermi nei piazzali e con le risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità ancora impigliate nella burocrazia e bloccate all’interno del sistema bancario.

Sempre secondo Crisci, la riapertura dei concessionari non basta a far ripartire la domanda, con famiglie e imprese abbattute dal crollo dell’attività economica e con un futuro quanto mai incerto e fosco. I dati raccolti a fine Maggio parlano di un calo degli ordini di circa il 60% rispetto a Maggio 2019.

Di fronte a tutto questo, mentre incomprensibilmente la classe politica dimostra sordità e indifferenza, è sempre più grande il rischio di chiusura nei prossimi mesi di centinaia di imprese della filiera della distribuzione auto, che si accompagnerebbe drammaticamente alla scomparsa di decine di migliaia di posti di lavoro.

Per quanto riguarda l’analisi dei numeri, si registra il crollo delle immatricolazioni del noleggio (-69%), in particolare il breve termine, in caduta libera con un -96% e appena 1.073 immatricolazioni, all’1,1% di quota contro il 12,8% dello scorso anno.

Sul fronte delle alimentazioni, le alimentazioni tradizionali rappresentano oltre il 77% del mercato totale, benzina in calo del 52% (a 41.466 unità) e diesel che perde il 56% a 36.309 unità. In linea con la tendenza del mercato complessivo il Gpl (-51%) e il metano (-49%). Segni positivi dal settore delle ibride con un +18% e 12.618 immatricolazioni. C’è sempre l’ovvio +55% delle elettriche, che però corrisponde ad un misero 1.816 unità vendute con una quota dell’1,8%. Facendo il rapporto con il bistrattato metano, che non gode dell’appoggio mediatico riservato all’elettrico, vediamo come il gas naturale abbia registrato 1.758 unità con una quota di mercato praticamente del doppio dell’elettrico.

Tutti i dati del mese disponibili come sempre all’interno del nostro articolo:

 

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