Museo Automobile Torino Rien ne va plus: in mostra 17 veicoli di lusso sequestrati

Caterina Di Iorgi
17/07/2020

Museo Automobile Torino Rien ne va plus: in mostra 17 veicoli di lusso sequestrati

Il MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, espone da oggi una collezione di veicoli d’epoca e di lusso sequestrata a Genova dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’operazione internazionale denominata “Rien ne va plus”.

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

I veicoli, destinati dall’organizzazione criminale ad essere commercializzati in diversi Paesi anche attraverso rinomate case d’asta, furono sequestrati esattamente 2 anni fa; la Procura della Repubblica di Genova li ha ora affidati in custodia al Mauto, dove potranno essere ammirati dagli appassionati e conservati in modo adeguato alle loro caratteristiche tecniche e storiche.

Il prestigioso corpus di veicoli, complessivamente 20 per un valore di oltre 1 milione di euro, è stato sequestrato nel luglio del 2018 a un evasore apparentemente nullatenente e nove complici, operanti tra Genova, Maranello, Montecarlo, Costa Azzurra e Regno Unito: al museo arrivano 17 dei modelli sequestrati, 14 automobili e 3 motociclette, tra cui una leggendaria Ferrari Testarossa, una Lamborghini Diablo mozzafiato, una Chevrolet Corvette del 1958, una Fiat 500 Gamine Vignale e una BMW Isetta 300, solo per citarne alcuni.

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

Museo Automobile Torino Rien ne va plus: le automobili

Ferrari 430 Scuderia, immatricolata nel 2009
Ferrari 360 Challenge stradale, immatricolata nel 2003
Ferrari Testarossa Monodado, immatricolata nel 1987
Lamborghini Diablo 132 SE 30̊ Anniversary, immatricolata nel 1994
Lamborghini Murcielago LP 670-4 SV, immatricolata nel 2009
Chevrolet Corvette C1 Cabrio, immatricolata nel 1958
Porsche Boxter, immatricolata nel 2014
Autobianchi Bianchina, immatricolata nel 1960
Autobianchi Bianchina Cabriolet, immatricolata nel 1966
BMW Isetta 300, immatricolata nel 1959
Rover Mini Cooper, immatricolata nel 1992
Fiat 500 Jolly Ghia Capri, immatricolata nel 1959 (replica)
Fiat 600 Multipla, immatricolata nel 1964
Fiat 500 Gamine Vignale, immatricolata nel 1968

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

Museo Automobile Torino Rien ne va plus: motocicli

Harley Davidson FL3 Road King, immatricolata nel 2016
Harley Davidson Custom, immatricolata nel 1999
Harley Davidson Heritage Softail, immatricolata nel 1999

L’obiettivo, in accordo con la Procura della Repubblica di Genova ed il Museo dell’automobile, è quello di coniugare da una parte l’esigenza di corretta conservazione e valorizzazione della collezione grazie alle specifiche competenze del MAUTO e dall’altra di rendere disponibile i pezzi pregiati, riconducibili tuttavia ad attività illecite, che la Guardia di Finanza ha recuperato, a beneficio dell’erario e della collettività.

Dall’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, è emerso come l’intera collezione fosse riconducibile ad un soggetto privato genovese – non imprenditore, esercente abitualmente il commercio di auto di lusso e storiche – avente oltre quattro milioni e mezzo di euro di debiti con il fisco.

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

Il tutto frutto di un giro d’affari sommerso della vendita complessiva – tra il 2013 ed il 2018 – di 25 autovetture di grande valore, quali Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e 8 Ferrari, tra cui si annovera anche il primo modello Ferrari ad uso stradale costruito nel 1948, la “166 inter”, venduta per 1 milione di dollari ad un collezionista statunitense.

Proprio per tale esposizione con l’erario, questi si era spogliato di tutti i beni a lui intestati, attribuendoli fittiziamente ai parenti della propria compagna – tutti sprovvisti di reddito – ed altri soggetti compiacenti, tra i quali due italiani – un torinese ed un lodigiano – oggi residenti a Montecarlo, anche attraverso re-immatricolazioni nel Principato di Monaco. Tale specifica condotta configura il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

L’operazione è nata a maggio 2018 a seguito dell’apertura di una verifica fiscale nei confronti del principale indagato, selezionato attraverso un esame degli indici di rischio. L’analisi forense condotta sullo smartphone dell’indagato ha portato alla luce numerosi documenti, attestanti l’interposizione fittizia di ben otto prestanome per le auto poi sottoposte a sequestro.

Successivamente all’apertura della verifica, il titolare effettivo di tutta la collezione si stava adoperando per procedere alla vendita all’asta in due blasonati eventi internazionali (il “classic & sport cars” di Montecarlo ed il prestigioso “Goodwood festival of speed” nel Regno Unito) di otto tra le autovetture della sua collezione, tra cui tre Ferrari, una Corvette di altissimo valore collezionistico e una Lamborghini Murcielago, esemplare nr.26 delle 185 complessivamente prodotte, che aveva lasciato l’Italia alla volta dei salotti britannici.

Museo Automobile Torino Rien ne va plus

Vista l’imminente vendita all’incanto, la Procura della Repubblica di Genova ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, con procedura d’urgenza, che è stato immediatamente eseguito dai militari del I Gruppo Genova, i quali sono riusciti a recuperare – in un’operazione durata una settimana – le autovetture in Italia e all’estero ed hanno bloccato – grazie all’utilizzo dei canali di cooperazione internazionale attivati dal II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – la vendita all’asta nel Regno Unito e nel Principato di Monaco.

Il prosieguo delle indagini ha poi consentito di individuare e porre sotto sequestro ulteriori 4 beni immobili di pregio siti in Genova, fittiziamente intestati, tra cui un attico di 300 Mq nella prestigiosa Galleria Mazzini.

Da oggi la bellissima collezione, grazie alla disponibilità del MAUTO di Torino sarà accessibile al pubblico, così arricchendo di ulteriori pezzi pregiati l’intero patrimonio automobilistico ivi custodito.

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