Dove posso guidare nel 2023 con una patente italiana nel mondo?

Redazione
07/07/2023

Dove posso guidare nel 2023 con una patente italiana nel mondo?

La patente italiana nel mondo è valida in molti Paesi ma non in tutti.  Ma quali sono? Un dubbio lecito, a cui risponderemo approfonditamente. La risposta più breve, però, è che la validità della licenza di guida italiana dipende dal Paese che s’intende visitare, oltre che dal Paese d’origine.

Cerchiamo di capire, quindi, cosa si può fare con la patente italiana nel mondo!

La patente italiana vale in tutta l’Unione Europea

Grazie agli accordi della Comunità Europea, è possibile usare la patente italiana in tutta l’Unione Europea a patto che sia ancora in corso di validità, e che non sia stata sospesa o revocata in Italia. Ecco i Paesi UE in cui la patente italiana è valida:

  • Austria
  • Belgio
  • Bulgaria
  • Cipro
  • Croazia
  • Danimarca
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia (comprese Guyana Francese, in Sud America, e La Réunion, nell’arcipelago del Madagascar)
  • Germania
  • Grecia
  • Irlanda
  • Italia
  • Lettonia
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Malta
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Portogallo
  • Repubblica Ceca
  • Romania
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Svezia
  • Ungheria

La patente italiana è valida anche in nazioni del Vecchio Continente che non fanno parte dell’Unione Europea, ma che hanno stretto accordi, come per esempio l’Area Shenghen, che permettono la libera circolazione. Tra questi, segnaliamo:

  • Albania;
  • Andorra;
  • Città del Vaticano;
  • Gibilterra;
  • Groenlandia (in quanto appartenente alla Danimarca);
  • Islanda;
  • Isole Faroe (in quanto appartenenti alla Danimarca);
  • Moldova;
  • Norvegia;
  • Principato del Liechtenstein;
  • Principato di Monaco;
  • Regno Unito;
  • Repubblica di San Marino;
  • Turchia;
  • Ucraina;

Posso guidare negli USA con la patente italiana?

La patente italiana era considerata sufficiente per attraversare gli Stati Uniti d’America fino 2014, quando una circolare del ministero dei trasporti americano ha consigliato, ma senza imporlo ai singoli stati di associare alla patente di guida italiana una patente di guida internazionale.

Vediamo la situazione per i singoli Stati, dal punto di vista del viaggiatore che ha un ESTA, quindi con un permesso di soggiorno per turismo che non supera i 3 mesi, secondo quanto riportato dal MIT italiano.

  • Alabama, Alaska, California, Colorado, Delaware, Florida, Georgia, Idaho, Iowa, Maine, Michigan, Minnesota, Mississippi, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, North Carolina, North Dakota, Ohio, Oregon, South Dakota, Utah, Washington, West Virginia, Wisconsin, Wyoming: necessaria solo la patente italiana in corso di validità.
  • Connecticut, Hawaii, Illinois, Indiana, Kansas, Kentucky, Maryland, Massachusetts, New Hampshire, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Tennessee, Vermont, Virginia, Washington DC: è accompagnare la patente italiana con la patente di guida internazionale
  • Arizona, New Jersey, New Mexico: è necessario accompagnare la patente italiana alla traduzione inglese certificata o avere la patente internazionale.
  • Arkansas, Louisiana, Oklahoma, Texas: è necessaria la patente internazionale di guida

 

La patente italiana nel mondo: quando serve quella internazionale?

Le regole internazionali stabiliscono che la patente italiana, insieme al Passaporto, è una delle più riconosciute in tutto il mondo. Nei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Vienna, infatti, non è richiesta la conversione, ma è indispensabile possedere la Patente Internazionale, ottenibile presso l’ente competente per la motorizzazione.

Tuttavia, è interessante notare alcune curiosità che potrebbero rivelarsi utili. Ad esempio, in alcune nazioni, come l’Arabia Saudita, dove la Patente Internazionale è richiesta, alle donne non è permesso guidare. In Francia, invece, è consigliabile avere un etilometro a bordo, mentre in Germania è vietato fare soste lungo le corsie di emergenza autostradali, a meno che non si verifichino circostanze eccezionali. In tale caso, coloro che si trovano nella Repubblica Federale possono incorrere in salate multe nel caso in cui rimangano senza carburante, poiché il rifornimento del veicolo viene considerato responsabilità del conducente.

Dato che le legislazioni possono cambiare, è comunque sempre consigliabile informarsi presso gli enti ufficiali del Paese che si intende visitare, come l’ambasciata o il consolato, al fine di conoscere tutti i documenti necessari, oltre alla patente italiana.

 

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