Ecco come usano finti Game Boy per clonare le chiavi e rubare le automobili.

Gianluca Pezzi
14/07/2021

Ecco come usano finti Game Boy per clonare le chiavi e rubare le automobili.
gameboy furto auto

Se vedete qualcuno giocare con un Game Boy vicino alla vostra auto, fate attenzione perché potrebbe essere un ladro di automobili. Ovviamente si tratta infatti di un vero e proprio Game Boy, ma uno dei tanti cloni che in questo caso viene utilizzato per ingannare l’automobile emettendo segnali come quelli delle chiavi, consentendo al ladro di sbloccare e avviare il veicolo. Diciamo anche che Nintendo non ha niente a che fare con tutto ciò.

gameboy

I sistemi di accesso e accensione senza chiave sono comodi, ma offrono ai criminali metodi altamente tecnologi di rubare auto. Uno dei metodi più usati è la tecnica del relay box, che utilizza la possibilità di captare il segnale del portachiavi del proprietario. Questo viene trasmesso ad un secondo telecomando vicino al veicolo.

Una volta che l’automobile rileva il segnale del secondo telecomando, in pratica quello “finto”, i suoi sensori vengono indotti a credere che il portachiavi sia presente. Con uno di questi dispositivi, che come dicevamo inizialmente assomiglia molto a un Game Boy, non è necessario utilizzare un relay box.

Ne avevamo parlato lo scorso anno, grazie ad un articolo del Daily Mail che affermava come fosse possibile registrare i dati dell’auto e agiscono come un trasponder che il veicolo riconosce come telecomando autorizzato. L’auto si aprirà e si avvierà come se l’utente avesse un portachiavi valido.

Se state pensando che sia richiesta una laurea in ingegneria elettronica, ebbene sappiate che non è così. Questi dispositivi si trovano in commercio ad esempio sul sito di una azienda bulgara, che volutamente non linkiamo anche se è rintracciabile facilmente.

Secondo il venditore, si tratta di apparecchiature destinate a chi ha perso le chiavi, e vuole rientrare in possesso della propria auto, oppure di fabbri professionisti specializzati in serrature di veicoli. E’ specificato che il dispositivo non deve essere utilizzato da chiunque abbia “intenzioni illegali”, anche se ovviamente pensar male ci si azzecca sempre. Anche perché, uno di questi gadget costa attorno ai 25.000 dollari, e non si capisce come il tutto possa essere “ammortizzato” da un cliente o da un fabbro professionista.

E’ di questi giorni invece il filmato pubblicato dalla Polizia del West Yorkshire, che è stato recuperato direttamente dallo smartphone di uno dei ladri che aveva documentato il funzionamento durante un furto d’auto:

C’è poco da scherzare, perchè la banda di ladri aveva preso di mira le Mitsubishi Outlander, riuscendo a rubarne addirittura 30 per un valore di quasi 200.000 euro. I tre sono stati arrestati e già condannati a due anni e mezzo di carcere, ma c’è da chiedersi se ormai la tecnica di usare il Game Boy finto sia diventata di uso comune tra i ladri d’auto. Qui invece, come difendersi dai furti d’auto in Italia.

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