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Auto elettriche per tutti: il social leasing funziona, anche per Transport & Environment

Anche Transport & Environment propone il social leasing per le famiglie a basso reddito. In UE 20 milioni di persone sono in povertà di trasporto.

Fino a tre milioni di famiglie europee a reddito basso o medio-basso potrebbero accedere a un’auto elettrica entro il 2032 grazie al social leasing, una formula di noleggio agevolato sostenuta da fondi pubblici.

È quanto emerge da un’analisi pubblicata da Transport & Environment (T&E), basata su dati dell’Öko-Institut, che individua nei cinque principali Paesi dell’Unione europea – Germania, Francia, Spagna, Italia e Polonia – il contesto ideale per attuare la misura.

In questi Paesi si concentra il 65% della popolazione europea e vivono circa 20 milioni di persone che si trovano in condizioni di “povertà di trasporto”, ovvero costrette a utilizzare auto a combustione interna, spesso obsolete, per la mancanza di alternative pubbliche e l’impossibilità economica di cambiare veicolo.

auto elettriche accessibili
Image: T&E

Il social leasing punta a superare la barriera del prezzo d’acquisto, rendendo accessibili auto elettriche sotto i 25.000 euro, con canoni mensili tra 130 e 215 euro. Il modello è già stato introdotto in Francia, e proposto nella stesa UE da Krzysztof Bolesta, viceministro dell’Ambiente polacco, e Thomas Pellerin-Carlin, eurodeputato francese. Oggi anche T&E propone di includerlo nei Piani Sociali per il Clima che ogni Stato membro dovrà presentare alla Commissione europea entro il 30 giugno 2025.

Il finanziamento arriverebbe dal Fondo Sociale per il Clima (FSC), alimentato principalmente dai proventi del nuovo sistema ETS2 che dal 2027 estenderà lo scambio di quote di emissione anche al trasporto su strada e agli edifici. Secondo le stime, saranno disponibili 16 miliardi di euro tra il 2026 e il 2032, ma T&E sottolinea l’urgenza di anticipare parte dei fondi già nel 2025, per evitare che le famiglie più esposte subiscano l’impatto dei rincari senza tutele concrete.

Un’opportunità sociale, ambientale e industriale per l’Europa

Il social leasing non è solo una misura ambientale. È anche un intervento sociale mirato e un’opportunità per il mercato automobilistico europeo, come aveva spiegato Luca De Meo durante una tavola rotonda all’ultimo Salone di Parigi.

Secondo T&E, tra 1,5 e 3 milioni di famiglie potrebbero beneficiare del programma in base al livello di sussidi disponibili. Il 27% delle famiglie vulnerabili in aree rurali avrebbe così accesso a un mezzo moderno, sicuro e a zero emissioni. Questo genererebbe una nuova domanda che potrebbe coprire il 12% del parco elettrico circolante nel 2032. In più, i governi potrebbero favorire i veicoli prodotti in Europa, sostenendo così l’industria continentale nel passaggio alla mobilità elettrica.

popolazione stimata
Image: T&E

T&E propone anche la creazione di una piattaforma europea per il social leasing, uno strumento digitale condiviso che permetta agli Stati membri di ottenere condizioni più favorevoli dai costruttori. Questa iniziativa, da inserire nel Clean Industrial Deal, faciliterebbe la diffusione di veicoli elettrici economici in tutta l’UE. Il social leasing, però, non è una soluzione unica: deve accompagnarsi a misure complementari come il miglioramento del trasporto pubblico, la promozione della mobilità attiva, incentivi al car sharing e programmi di rottamazione.

Secondo Esther Marchetti, Clean Transport Advocacy Manager di T&E Italia, è il momento di agire: “Gli attuali incentivi spesso vanno a chi non ne ha bisogno. Il social leasing è uno strumento efficace per rendere l’elettrico una scelta possibile per tutti”.