Yamaha R7 2026

Yamaha R7 2026: più elettronica, più controllo, stessa indole R-Series

La media Supersport di Iwata alza l’asticella: piattaforma IMU, pacchetto YRC, quickshifter evoluto e ciclistica perfezionata per una guida più precisa su strada e in pista.

La Yamaha R7 2026 introduce un pacchetto elettronico completo: IMU a 6 assi (derivazione R1), YCC-T e Yamaha Ride Control con tre modalità predefinite (Sport, Street e Rain) e due mappe custom via MyRide. Arrivano TCS e SCS sensibili all’inclinazione, BC, EBM, BSR, LIF, LC e possibilità di disattivare l’ABS posteriore. Telaio irrigidito, forcella USD 41 mm più leggera, cerchi SpinForged con Bridgestone S23 e posizione di guida rivista (sella 830 mm). Nuovo TFT 5”, connettività, cruise control e look R-Series di nuova generazione. Disponibile da aprile 2026.

R7 2026: la Supersport che parla al presente

Yamaha estende la filosofia R-Series sulla R7 con un aggiornamento mirato a rendere la guida più intuitiva e coerente in ogni contesto. Il cuore resta il CP2 da 689 cc fronte-marcia, ma attorno cambia molto: debutta una piattaforma IMU a 6 assi mutuata dalla R1, l’acceleratore elettronico YCC-T e un ventaglio completo di aiuti alla guida gestiti via Yamaha Ride Control.

Elettronica: IMU + YCC-T, nasce l’ecosistema R7

Yamaha R7 2026 design
Image: Eicma

Il passaggio allo Yamaha Chip Controlled-Throttle (YCC-T) porta una risposta più lineare dell’erogazione e abilita modalità e controlli avanzati. La IMU a 6 assi invia dati in tempo reale su accelerazioni e velocità angolari (beccheggio, rollio, imbardata) alla ECU, che orchestra gli ausili:

  • Power Modes (PWR): tre mappe che modulano risposta gas ed erogazione.
  • TCS (traction control) sensibile all’inclinazione, regolabile su 3 livelli.
  • SCS (slide control) su 3 livelli, gestisce lo slittamento laterale del posteriore.
  • LIF (anti-wheelie), contiene l’impennata in accelerazione.
  • BC (Brake Control), stabilizza la frenata a moto inclinata.
  • EBM (Engine Brake Management), 2 livelli per dosare il freno motore.
  • BSR (regolatore slittamento posteriore), aiuta quando il freno motore porta al bloccaggio.
  • LC (Launch Control) per partenze costanti.
  • ABS posteriore disattivabile per un feeling più diretto in pista.

Il controllo resta in mano al pilota: impostazioni conservative per iniziare, set più “aperti” per gli esperti, fino alla disattivazione completa (uso pista).

Yamaha Ride Control: tre preset + due profili custom

La R7 2026 adotta Yamaha Ride Control (YRC) con tre modalità preimpostate: Sport, Street e Rain. A queste si sommano due mappe personalizzabili: si preparano su app MyRide e si caricano sulla moto; è possibile salvare fino a 40 configurazioni nell’app, pronte per condizioni specifiche di strada o circuito.

Cambio: QSS di 3ª generazione e innesti più fluidi

La trasmissione riceve un doppio intervento. Meccanico: aumentano i denti di innesto (da 5 a 6) sulle prime tre marce; varia l’angolo degli ingranaggi dalla quarta alla sesta per ridurre gli effetti in apertura/chiusura gas e rendere i passaggi più morbidi. Elettronico: debutta il Quick Shift System (QSS) 3ª gen, bidirezionale e con due logiche di funzionamento (cambio senza frizione in accelerazione e in decelerazione, oppure scalata in accelerazione e cambiata in rilascio) per adattarsi ai diversi scenari d’uso.

Ciclistica: rigidità a parità di massa

Yamaha interviene su diametri, spessori e rinforzi del telaio, ottenendo maggiore rigidità torsionale, longitudinale e laterale a peso invariato. Il supporto centrale adotta piastre in acciaio con cover in plastica per favorire la stabilità; il forcellone è riprogettato per trasmettere feedback più chiaro dal fondo.

La piastra di sterzo a triplo morsetto è nuova, alleggerita nelle zone non necessarie e vicina come impostazione a quelle di R1 e R9. La forcella USD da 41 mm è più leggera di 350 g, completamente regolabile (precarico, compressione, estensione) per cucire il set-up su pilota e percorso.

Per la prima volta sulla R7 arrivano i cerchi Yamaha SpinForged, che tagliano massa e inerzia a tutto vantaggio di precisione e reattività. Di primo equipaggiamento i Bridgestone Battlax Hypersport S23.

Ergonomia e accessibilità: postura più attiva

La posizione di guida è stata rivista: manubrio riposizionato per liberare i movimenti della parte alta del corpo, serbatoio ridisegnato per favorire gli scivolamenti avanti/indietro, sella più accessibile (-5 mm, ora 830 mm) e pedane prese dalla R1 per una base di appoggio più stabile in piega. Risultato: cambi di direzione più rapidi e maggiore controllo in inserimento.

Strumentazione, connettività e comandi

Il nuovo TFT a colori da 5” offre quattro temi e una Modalità Track dedicata con visualizzazione essenziale e cronometro in primo piano. La CCU integra la moto con MyRide per notifiche (chiamate, SMS, meteo), navigazione tramite Garmin StreetCross e gestione YRC da remoto.

Comandi al manubrio ridisegnati per scorrere tra funzioni, indicatori auto-cancel con triplo lampeggio per segnalazioni brevi, e funzione ESS per segnalare la frenata d’emergenza. Presente anche il cruise control (da ≥40 km/h in ≥3ª marcia) con micro-variazioni da 1 km/h e limitazione velocità impostabile.

La carena è più snella in area frontale, con faro singolo incastonato nel condotto a “M”, lente ottimizzata e spoiler rivisto per convogliare più aria al radiatore. Gli indicatori sono integrati negli specchi, mantenendo l’insieme pulito e compatto.

Per i 70 anni di Yamaha, la R7 sarà proposta anche nella grafica celebrativa bianco/rosso ispirata alla R7 1999. In gamma pure Icon Performance e Midnight Black.

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