Pilota in tuta rossa sale sulla Ducati V21L elettrica nera da competizione MotoE 2025, assistito da un tecnico Ducati davanti ai box del circuito.

La Dorna ferma la MotoE dopo 7 stagioni. Ducati continua a sviluppare l’elettrico.

La MotoE va in pausa dopo sette stagioni. Il campionato non ha trovato spazio tra gli appassionati, ma Ducati prosegue lo sviluppo con batterie allo stato solido.

Il campionato MotoE si fermerà alla fine della stagione 2025. È quanto annunciato dalla FIM e da Dorna Sports, che dopo sette anni di competizioni elettriche hanno deciso di sospendere la categoria. La decisione arriva in un momento in cui il mercato delle moto elettriche ad alte prestazioni non ha registrato lo sviluppo atteso, e l’interesse del pubblico è rimasto limitato.

Una pausa per ascoltare il mercato

Dorna e FIM hanno spiegato che MotoGP rimane attenta al contesto industriale, al feedback dei fan e alle evoluzioni tecnologiche. Se la rilevanza delle due ruote elettriche dovesse crescere, MotoE potrà tornare con nuove basi.

Intanto, MotoGP accelera verso un futuro più sostenibile: dal 2027 i carburanti utilizzati saranno al 100% non fossili, rafforzando l’impegno per un motorsport compatibile con l’ambiente.

Ducati continua lo sviluppo: il V21L si evolve con batterie allo stato solido

Anche se MotoE si ferma, Ducati non arresta la sua ricerca nel campo dell’elettrico. Il progetto V21L, nato proprio per costruire competenze interne e prepararsi a un futuro elettrico, ha già prodotto risultati concreti. Negli anni di competizione, grazie ai dati raccolti in gara, la batteria del prototipo è stata alleggerita di 8,2 kg. Tuttavia, secondo Ducati, questo non basta ancora per raggiungere le prestazioni e l’autonomia delle moto termiche da corsa.

Per superare questi limiti, Ducati sta lavorando con il Gruppo Volkswagen nello sviluppo di batterie allo stato solido. In occasione del salone IAA Mobility di Monaco, è stato presentato il primo prototipo del V21L con celle solid-state sviluppate con QuantumScape, Audi e PowerCo. Questo passo rappresenta l’inizio di una nuova fase, in cui l’obiettivo resta chiaro: costruire una moto elettrica da strada che rispecchi i valori Ducati.

Una pausa per ripensare il futuro

MotoE ha offerto spettacolo in pista e una sfida tecnica stimolante, ma non è riuscita a conquistare il grande pubblico.

Non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi

ha ammesso Jorge Viegas, presidente FIM, sottolineando comunque l’impegno di team e piloti. Anche Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha ribadito l’importanza dell’esperienza MotoE, che ha

giocato un ruolo importante nella missione innovativa della MotoGP.

Ora si guarda avanti. Se le tecnologie alternative dimostreranno di poter offrire le prestazioni e la flessibilità che gli appassionati chiedono, MotoE potrebbe tornare. Intanto, Ducati e l’industria si preparano. Perché il futuro, anche in pista, si costruisce oggi.

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