Anche Bill Gates sui robotaxi Wayve, ma con un umano al posto di guida

Mario Roth
30/03/2023

Anche Bill Gates sui robotaxi Wayve, ma con un umano al posto di guida

Sappiamo che Bill Gates è interessato alle tecnologie che sono pronte a cambiare il mondo. Microsoft ha aiutato la startup Cruise, di proprietà della GM, con un’iniezione di capitale e di cloud computing due anni fa. Questa partnership ha anche permesso al gigante tecnologico di accedere in qualche modo a quegli aspetti della guida autonoma relativamente alla soddisfazione dei clienti.

Ora, Bill Gates non ha scelto di condividere con i suoi followers i progressi compiuti da Cruise. Si è invece recato oltreoceano e ha guidato una Jaguar I-Pace equipaggiata con il software di guida autonoma Wayve AI.

L’aspetto entusiasmante della soluzione di Wayve è che, oltre ad avere Microsoft come investitore, è in grado di imparare a guidare in una città e poi applicare queste conoscenze in altri luoghi. Probabilmente Londra è un ottimo modo per assicurarsi che il software sia pronto ad affrontare città più piccole. Per dare l’idea, è come fare l’esame per la patente a Londra o a Parigi e poi fare la maggior parte della guida a Palermo.

A differenza delle auto autonome Cruise o Waymo attualmente in circolazione negli Stati Uniti, al momento la Jaguar di Wayve ha bisogno di un umano al posto di guida, pronto a intervenire se qualcosa dovesse andare storto. Questo anche perchè al momento al software non viene detto esattamente cosa fare, né ha bisogno di una mappa. Utilizza invece telecamere, radar e una pletora di sensori per capire l’ambiente, analizzare il contesto e prendere la decisione più sicura.

Wayve AI sostiene di “insegnare” alle auto a guidare con l’aiuto di un processo chiamato deep learning. Si tratta di un processo che cerca di copiare il cervello umano impilando algoritmi appresi su più reti neurali. In pratica, si addestrano i computer a pensare come gli esseri umani. Per assicurarsi che i suoi sistemi siano pronti per l’uso pubblico, Wayve sta anche simulando scenari con le propria auto, contando sul fatto che il software possa imparare maggiormente sugli scenari quotidiani che possono verificarsi su strada.

Gates è convinto che nei prossimi 10 anni si raggiungerà un punto di svolta nel settore dei veicoli autonomi. Il fondatore di Microsoft non vede l’ora di cedere il volante alle auto a guida automa e voi, cosa ne pensate? Raccontatecelo nei commenti.

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